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«Tre italiane su dieci usano l'aborto come contraccettivo» Indagine su 5000 donne: giovane e colta l'identikit «Tre italiane su dieci usano l'aborto come contraccettivo» MILANO. Hanno in media 29 anni, nel 54% dei casi sono laureate o diplomate, nel 69% non utilizziuio anticoncezionali, nel 30% usano l'aborto come contraccezione. Sono «giovani, colte e sprovvedute» le donne italiane che più fanno ricorso all'aborto secondo gli esperti dell'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri (Aogoi), che così hanno commentato i primi dati dell'indagine multicentrica sull'interruzione volontaria della gravidanza che l'associazione sta conducendo, con Unipath, in tutta Italia. L'indagine, condotta su 5000 donne italiane che interrompono volontariamente la gravidanza, per accertare se tale scelta è la conseguenza di un mancato utilizzo o di un utilizzo sbagliato dei metodi contraccettivi, si concluderà a dicembre. Ma i dati sulle prime 1900 donne (38% del totale) sono già stati esaminati e resi noti stamani in occasione del congresso annuale del- l'Aogoi, tenutosi quest'almo a Milano insieme a quelli della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) e della Associazione ginecologi universitari italiani (Agui). In particolare, secondo Riccardo Arienzo, del direttivo Aogoi, è emerso che «il 35,6% ha dichiarato di non aver usato alcun metodo per evitare la gravidanza e il 33,7% si è affidato al coito interrotto, con un totale, dunque, di 69,3 casi su 100 ad alto rischio di gravidanza indesiderata». Ancora, secondo la relazione di Arienzo, il 14,5% ha dichiarato di aver usato profilattici, il 5,5% la pillola, l'I,2 la spirale, lo 0,3 il diaframma, lo 0,7 il metodo Persona, 1*8,1 metodi naturali. Delle 1900 donne esaminate, che hanno in media 29 amii, il 73% era alla prima interruzione di gravidanza, il 19 alla seconda, il 7 alla terza, 1' 1 alla quarta e un altro 1% risulta aver praticato più di 4 interruzioni. [Ansa] Una manifestazione a favore della legge sull'aborto