UN GIORNALE EUROPEO di Carlo Rossella

UN GIORNALE EUROPEO UN GIORNALE EUROPEO LASCIO con un po' di malinconia la direzione de La Stampa. Desidero ringraziare i lettori, l'editore, i giornalisti, le maestranze per avermi permesso di vivere una esperienza unica ed importante. In due anni e mezzo ho avuto modo di conoscere Torino, di scoprirla, di amarla, di comprenderne la grande forza creativa, la vitalità rinnovatrice, lo stile davvero europeo. Per me, che venivo dalla televisione, La Stampa è stata una scuola di vita. La natura di questo giornale è inimitabile: senso morale, curiosità intelligente, raffinata cultura, un pizzico di snobismo sabaudo, una opportuna distanza dai palazzi romani, una elegante sobrietà. La Stampa era e resta un giornale per bene, che offre al Paese una profonda lezione morale. E' un quotidiano fedele alla sua tradizione di indipendenza e di libertà, di informazione esatta, obiettiva, concreta, non condizionata dallo spirito di fazione e dalle ideologie. Durante la mia direzione lo stile Stampa non ha subito alcun mutamento. Lo devo ad una proprietà che ha sempre rispettato l'autonomia del giornale e le sue scelte, ad una redazione che di quella natura e di questa autonomia ha saputo fare sempre tesoro, alle preziose «firme» che commentano con rigore il nostro tempo, ai lettori che seguono la loro Stampa con attenzione e partecipazione. Pur nelle difficoltà del mercato. La Stampa, terzo giornale italiano, premuto da colossi editoriali imponenti e agguerriti, si è difesa. In questi due anni e mezzo è stato avviato un nuovo piano editoriale, sono state ristrutturate le pagine locali, è stato prodotto un nuovo supplemento tv, sono state poste le basi di un forte progetto grafico di restyling, sono stati assunti autorevoli editorialisti ed inviati. Il prestigio nazionale e internazionale de La Stampa resta intatto. La Stampa, giornale davvero europeo, è uno strumento indispensabile per conoscere, capire, orientarsi in questo Paese difficile e complicato. Una guida sicura per chi crede nella democrazia e nella libertà. I tempi del mercato sono difficili, ma sono sicuro che il mio successore Marcello Sorgi, che ben conosce La Stampa (vi ha lavorato per più di dieci anni), darà un grande contributo al rinnovamento e al rilancio del giornale. Gli faccio i miei più affettuosi auguri. Carlo Rossella

Persone citate: Marcello Sorgi

Luoghi citati: Torino