«Da 12 anni Londra spia Bundesbank e Italia» di Fabio Galvano

«Da 12 anni Londra spia Bundesbank e Italia» Un ex agente segreto inglese rivela con Internet i metodi del MI6 per controllare i partner europei «Da 12 anni Londra spia Bundesbank e Italia» Finita la guerra fredda le «talpe» ora si occupano di economia LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una «talpa» dei servizi segreti britannici lavora da 12 anni nel cuore della Bundesbank, rivelando a Londra tutti i segreti della banca centrale tedesca soprattutto negli anni cruciali della rincorsa a Maastricht e alla moneta unica. Ma altre spie operano in Paesi dell'Unione europea: in Italia, in Francia, in Spagna, oltre che in Svizzera. Assoldati da agenti di MI6 camuffati da uomini d'affari o da giornalisti, setacciano informazioni economiche o militari. Lo scrive il «Sunday Times», riferendo le accuse di Richard Tomlinson, un ex agente a cui invano il governo britannico ha cercato di tappare la bocca. Sono rivelazione destinate - se vere - a provocare violente scosse internazionali e a creare seri problemi al governo britannico. Perché una cosa è certa, secondo Tomlinson: per agire contro altri Paesi dell'Unione europea è necessaria un'autorizzazione - e quindi una complicità - a livello ministeriale. Tant'è che l'attività spionistica nell'ambito dell'Unione viene coordinata da una speciale unità segreta che si chiama UKB e che è formata da una decina di agenti. Tomlinson si è sistemato in Svizzera dopo avere scontato in Inghilterra una condanna a 6 mesi per avere rivelato segreti di Stato. E' lo stesso agente che è stato recentemente interrogato dal giudice parigino che indaga la morte di Diana su un presunto complotto di MI6 contro la principessa. MI6 aveva ottenuto dal tribunale un'ingiunzione per impedire al «Sunday Times» la pubblicazione delle rivelazioni sue e di un altro ex agente, David Shayler, che è stato arrestato in Francia e per il quale Londra ha chiesto l'estradizione (aveva rivelato un presunto piano dell'in- telligence per uccidere il colonnello Gheddafi). Ma Tomlinson e il giornale inglese hanno aggirato l'ostacolo: l'ex agente riversando su Internet, con la complicità di due giornalisti svizzeri, due lettere con le sue rivelazioni indirizzate alla commissione parlamentare che si occupa di intelligence e sicurezza (una riguarda un piano per carpire segreti militari alla Francia); il giornale recuperandole dai nascondigli cibernetici e affermando ora che l'ingiunzione non ha più valore in quanto le accuse di Tomlinson, essendo su Internet, sono ormai di pubblico dominio. La «talpa» alla Bundesbank, nome in codice Orcada, è un cittadino tedesco definito «alto dirigente»: avrebbe costantemente informato Londra, per denaro, sulla posizione negoziale di Bonn in vista del Trattato di Maastricht; ma anche sulle intenzioni relative ai tassi, cruciali per la City. «Orcada - si legge - è stato reclutato circa nel 1986. I suoi motivi sono puramente venali ed è pagato con larghezza. Di fatto è fra i meglio pagati e più importanti agenti di MI6. Fornisce informazioni regolari e particolareggiate». Tomlinson parla di azione «inaccettabile e immorale»: lo spionaggio contro i partner europei, dice, è talmente delicato da «godere dello stesso livello di segretezza delle operazioni russe». Sovente la credibilità di Tomlinson e Shyler - per esempio i piani per assassinare Gheddafi e Milosevic - è stata messa in dubbio; ma alcune rivelazioni, per esempio quella di contributi serbi al partito conservatore, si sono rivelate corrette. Con la fine della guerra fredda, afferma Tomlinson, lo spionaggio economico è diventato prioritario; e l'obiettivo primario non poteva essere che la Bundesbank. Fabio Galvano I governatori Antonio Fazio e Hans Tietmeyer A fianco la sede della Bundesbank la banca centrale tedesca