D'Alema a Bertinotti: restiamo uniti
D'Alema a Bertinotti: restiamo uniti Il leader Ds: con Berlusconi dialogo impossibile. Il Cavaliere: è il solito stalinista D'Alema a Bertinotti: restiamo uniti «Per la svolta serve un grande patto sociale» BOLOGNA. D'Alema tende una mano a Bertinotti. Per la svolta, dice il leader della Quercia, serve un grande patto sociale, ma serve anche che noi restiamo uniti. D'Alema, parlando nella serata conclusiva del Festival dell'Unità, ha detto che si deve «cambiare la nostra società tenendo fermi i valori di solidaretà e socialità, e sempre attraverso un dialogo fitto con le grandi forze sociali. La svolta, però, non si fa con le minacce, ma attraverso un nuovo, grande patto sociale: tra imprenditori e sindacati, tra garantiti e non garantiti, tra Nord e Sud. Un patto tra le generazioni e tra i sessi». D'Alema non ha risparmiato stoccate a Bertinotti («Non si può chiedere una sorta di comunismo in una sola Finanziaria»), ma è soprattutto andato giù pesante con Berlusconi: è schiavo delle sue vere o presunte convenienze personali, con lui non si può trattare. La risposta del Cavaliere non si è fatta attendere: D'Alema? E' il solito stalinista. Tiberga A PAG. 3
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