Malpensa, ora l'Alitalia denuncia tutti

Malpensa, ora l'Alitalia denuncia tutti Un esposto contro le compagnie europee: «Non possono decollare da Linate dopo il 25 ottobre» Malpensa, ora l'Alitalia denuncia tutti «Venduti biglietti illegali» BRUXELLES. Cempella dichiara guerra a mezza Europa. Dopo il «no» di Bruxelles al decreto per Malpensa Duemila, l'Alitalia ha denunciato le principali compagnie aeree alla Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea, all'Autorità garante della concorrenza ed al ministero dei Trasporti per la vendita di biglietti in partenza ed in arrivo a Linate anche in date successive al 25 ottobre. Il 25 ottobre è la data fissata dai decreti Burlando per il trasferimento dei voli da Linate a Malpensa, con l'eccezione della navetta Milano-Roma: i provvedimenti del ministro, bocciati mercoledì scorso dalla Commissione a Strasburgo perché la ripartizione del traffico fra i due scali in essi prevista è «discriminatoria e sproporzionata», sono ancora in vigore e lo resteranno finché il governo non avrà messo a punto un nuovo decreto. 11 ministro dei Trasporti Burlando ammette che quella che si è appena conclusa è stata una «settimana davvero tesa» e poi evita ogni altro commento, mentre si prepara il nuovo decreto. L'Alitalia invece passa ai fatti. In una lettera inviata alle tre istituzioni europee, la compagnia guidata da Domenico Cempella chiede «sia di porre in essere tempestivamente quanto necessario per reprimere detto comportamento abusivo, sia di adottare le eventuali sanzioni applicabili». «Da un ripetuto esame dei sistemi telematici di prenotazione Galileo, Amadeus c Sabre - denuncia l'Alitalia nella missiva indirizzata alla Direzione per la Concorrenza - ò risultato e risulta che, relativamente alla stagione invernale 1998/99, i principali vettori europei hanno posto in vendita voli su Linate non consentiti a norma dei decreti dei Trasporti n. 46 del 5 luglio 1996 e n. 57 del 23 ottobre 1997. Il comportamento evidenziato, che disattende le disposizioni richiamate, ha determinato e determina un significativo danno nei confronti della scrivente società per gli evidenti riflessi negativi di natura commerciale che ne derivano». L'Alitalia aggiunge di aver appreso da notizie di stampa che «l'iniziativa di porre in vendita servizi in partenza dallo scalo di Linate è st ata oggetto di esposto alla Procura della Repubblica di Roma da parte di un'associazione per i diritti dei consumatori (Aduc)». La lettera dell'Alitalia non indica in modo esplicito i nomi delle compagnie che a suo parere violano i decreti Burlando. L'Aduc, nel suo esposto, ha sollecitato la magistratura romana ad indagare nei confronti di British Airways, Lufthansa, Air France e Swissair per il reato di frode in commercio. Il clima resta dunque assai caldo sul dossier Malpensa. Ieri, un portavoce della British ha fatto sapere che la compagnia britannica non ha ricevuto alcuna comunicazione della denuncia di Alitalia, ma ha precisato che «non intende riconsiderare le sue strategie», anche perché la Commissione Ue ha dichiarato «illegale e incompatibile che le norme europee» il decreto Burlando per la Malpensa Duemila. Comunque sia, precisano a Londra, la Ba «difenderà vigorosamente le sue posizioni». L'Italia, intanto, si sta muovendo su due fronti: da un lato, predisponendo un nuovo decreto che tenga conto dei rilievi della Commissione e permetta l'apertura di Malpensa nella data prevista del 25 ottobre; dall'altro, preparando il ricorso alla Corte di giustizia del Lussemburgo contro la decisione assunta da Bruxelles il 16 settembre. Appare ormai acquisito che una quota rilevante di voli (circa mi terzo) resti a Linate per una fase transitoria di massimo due anni: lo spostamento a Malpensa sarà graduale e collegato al completamento delle infrastrutture via¬ rie e ferroviarie da Milano. La trattativa fra il governo italiano e la Commissione, è destinata piuttosto a ruotare intorno alle destinazioni dei voli che i vettori stranieri manterranno nello scalo cittadino milanese. Per il commissario ai trasporti Neil Kinnock, la decisione su quali rotte continuare a servire da Linate spetta alle singole compagnie sulla base di considerazioni commerciali. L'Italia non condivide questa interpretazione e chiede che l'applicazione della quota decisa sia proporzionale e riguardi tutti i voli. Il prossimo faccia a faccia Burlando-Kinnock, salvo fuori programma, è per il primo ottobre al Consiglio trasporti di Lussemburgo. [r. e. bJ *** * * * * Itili!! Un'immagine dello scalo di Malpensa al centro da mesi di uno scontro senza tregua fra l'Italia e l'Europa

Persone citate: Burlando, Cempella, Domenico Cempella, Kinnock, Neil Kinnock