Gli americani credono nell'Euroborsa

Gli americani credono nell'Euroborsa La Salomon Smith Barney consiglia: comprate turismo e titoli tecnologici Gli americani credono nell'Euroborsa «Nel2005 varrà 13 milioni di miliardi di lire» ROMA. Un mercato da 7,5 trilioni di dollari. E' l'Euroborsa, il grande mercato mobiliare degli 11 Paesi dell'area Euro che, nel giro.di sei anni, raggiungerà una capitalizzazione di quasi 13 milioni di miliardi di lire, oltre sei volte la ricchezza prodotta in un anno dall'Italia. La Salomon Smith Barney, banca d'affari Usa, è certa che questa sua previsione diventerà una realtà entro il 2005. E, in un rapporto, consiglia ai clienti: preparatevi a investire hi società di costruzioni, banche commerciali, società turistiche e di tecnologie del nuovo millennio. Lasciate da parte, invece, azioni di compagnie aeree e dei settori della produzione più tradizionali. Mentre in questi giorni la Borsa è solo origine di apprensione, gli economisti della Salomon hanno la certezza che la nascita dell'Euro determinerà un processo di progressiva fusione tra le diverse Piazze Affari del Vecchio Continente, fino a diventare un moloch finanziario paragonabile al mercato Usa non solo per dimensioni ma sopratutto per rendimenti. «I mercati nazionali stanno diventando anacronistici, troppo piccoli per soddisfare le esigenze delle aziende locali. L'Europa sta evolvendo dalle singole borse nazionali, attraverso accordi di partnership e cooperazione, fino alla fusione in una unica grande borsa entro il 2005». La distanza che separa l'Euroborsa dal potente mercato Usa è ancora lunga: «Oggi - scrive Salomon - gli indici dei mercati borsistici degli 11 Paesi Euro (Euroland) pesano appena il 30 per cento di quelli Usa»; in Italia, Francia e Germania il flottante non arriva al 70 per cento del mercato contro l'80 per cento degli Usa. L'Euroborsa ha altri ostacoli lungo il suo cammino: l'eccessivo peso fiscale sulle aziende, ad esempio; ma anche una profittabilità ancora bassa rispetto a quella offerta oltre Atlantico. Tuttavia, «il gap può essere rapidamente superato» perchè il mercato azionario europeo sarà ricca¬ mente alimentato sia dalle privatizzazioni di aziende pubbliche, sia dalla crescita del finanziamento azionario a scapito di quello bancario. Inoltre, la Salomon è convinta che numerosi altri fattori positivi spingeranno con determinazione per la sua crescita. Tra questi, gli economisti citano la elevata propensione al risparmio degli europei. Alla fine, fatti i conti, Salomon ritiene che tra fondi comuni, fondi pensionistici e piccoli investitori ci sarà un deflusso di investimenti dalle obbligazioni alle azioni valutabile in 2 mila miliardi di dollari. Queste forze sosterranno la vigorosa crescita dell'Euroborsa: «Se l'offerta azionaria dal settore pubblico crescerà del 5 per cento annuo per i prossimi 10 anni la capitalizzazione salirà dall'odierno 57 al 94 per cento. Se la redditività aumenterà dello 0,4 per cento annuo, questa crescerà dal 14 per cento attuale al 18. La capitalizzazione totale passerà da 3,6 a 7,5 trilioni di dollari». [AdnKronos]

Persone citate: Salomon Smith Barney