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Di Bella corregge la terapia L'annuncio a Messina, ma è polemica tra medici per la visita Di Bella corregge la terapia «Nuova molecola nella cura anticancro» MESSINA. Torna a contestare i metodi della sperimentazione della sua cura e annuncia novità nell'efficacia del suo cocktail di farmaci per combattere il tumore. Per il nuovo round della sua battaglia, Luigi Di Bella ha scelto la Sicilia e i dintorni del suo luogo di nascita, Linguaglossa. Incurante delle polemiche che hanno preceduto il suo arrivo, ieri mattina Di Bella ha annunciato al Policlinico che sta lavorando su una molecola, la citocalassina, che aggiunta al suo cocktail a base di somatostatina e di altre sostanze, ne amplificherebbe gli effetti. Di Bella dice che la sostanza, dai costi proibitivi, dovrebbe essere particolarmente efficace nella cura del tumore al polmone. «Ma siamo ancora in fase sperimentale - ha aggiunto - e c'è il problema del costo che potrebbe essere alleviato con un prodotto di sintesi». Oggi, ha spiegato Di Bella, per cinque milligrammi di citocalassina ci vogliono circa trecentomila lire. «Il prodotto di sintesi che ho chiesto di potere ottenere ne dovrebbe ridurre sensibilmente il costo». In attesa che la «sua» sperimentazione vada avanti, Di Bella ha nuovamente contestato quella concordata con il ministero m' della Sanità e che avrebbe dato risultati disastrosi. «Tutto lo studio era mirato a dimostrare che la mia cura non era valida - ha detto Di Bella -, contro di me ci sono troppi interessi economici che ledono la mia cura». A Messina, il suo arrivo è stato accompagnato dalla polemica innescata dal presidente dell'Ordine dei medici, Romeo, e dal preside di Medicina, Tomasello. Entrambi hanno contestato l'invito fatto a Di Bella dal primario di ginecologia dell'ospedale Piemonte, Pullè. «Il Consiglio ritiene inaccettabile che un iscritto possa manifestare aprioristico entusiasmo nei confronti di un modello terapeutico tuttora al vaglio», ha scritto Romeo. E Tomasello: «Quella terapia non è valida, ci dissociamo da un'iniziativa inopportuna, i malati hanno bisogno di certezze», (f. a.] Luigi Di Bella m' Luigi Di Bella