«Cristiani, siate più coraggiosi» di Marco Tosatti

«Cristiani, siate più coraggiosi» «Cristiani, siate più coraggiosi» Il Papa chiede un maggior impegno, anche in politica BRESCIA DAL NOSTRO INVIATO Cristiani, abbiate coraggio, e uscite fuori dalle sacrestie! Papa Wojtyla si prepara a elevare agli altari il primo santo banchiere, e rilancia la presenza cristiana nella vita sociale e nella politica. In attesa di entrare oggi nel concreto dei problemi, attaccando pesantemente sul problema della parità scolastica e dei temi legati alla famiglia e alla sessualità, completa U suo tour di tre giorni nell'Italia del Nord con una vigorosa esortazione ai cattolici a non lasciarsi rinchiudere in un ruolo subalterno, dall'identità sbiadita. Un filo logico, un'intenzione lega i discorsi di questi giorni. Il Papa che lamenta il «venir meno del senso religioso e della connessa sensibilità etica», e sottolinea la necessità di un risanamento dei costumi., ha chiesto ieri a Chiavari che i cristiani ostentino la loro identità nei fatti «Tutti sapranno che siete miei discepoli se avrete amore gli uni per gb altri», ha detto citando il Vangelo, e ha continuato: «Nella comunità questo significa portare i pesi gli unrdegli altri, condividere, collaborare, sentirsi corre- sponsabili. Tutti sono chiamati a creare questo stile di comunione: vescovo, sacerdoti, religiosi e laici; associazioni movimenti e gruppi». Ai giovani di Chiavari, da sempre feudo «bianco» nella Liguria rossa, ha chiesto di essere «coraggiosi e fedeli come i vostri antenati liguri». Papa Wojtyla è a Brescia per due motivi: chiudere l'anno di celebrazioni per la nascita di Paolo VI e beatificare un laico cattolico del secolo corso, Giuseppe Tovini. Con Papa Montini esiste una continuità ideale: nella sua prima enciclica lo definisce «padre e maestro». Ancora una volta, ieri, lo ha difeso dalle accuse di debolezza e indecisione: «EgU fu guida sicura della barca di Pietro in tempi non facib per la Chiesa e l'umanità, animato sempre da un amore forte e profondo per Cristo e dal desiderio ardente di annunciarlo ai contemporanei, spesso smarriti di fronte a dottrine e ed eventi nuovi ed incalzanti». Un grande Cristo argenteo simboleggiava l'unione dei due papi: era l'ingrandimento del crocifisso del pastorale di Paolo VI, «ereditato» da Papa Wojtyla. E Papa Wojtyla si è arrestato qualche secondo a benedire la lapide che ricorda le vittime di Piazza della Loggia, triste ricordo di tempi cupi. Giuseppe Tovini, avvocato della Val Camonica, padre di dieci fi¬ gli, fu una fucina di iniziative. Fondò tre banche - la San Paolo di Brescia, la Banca della Valle Camonica e l'Ambrosiano -, due giornab quotidiani, case editrici, istituzioni culturali e una miriade di altre opere. Il Papa lo ha portato a modello. «Questo laico, padre di famigba premuroso e professionista rigoroso e attento moriva proprio nell'anno in cui Giovanni Battista Montini veniva alla luce. Egli sollecitò i cattolici ad affermare i valori del Vangelo nella società, attraverso la creazione di opere educative e sociali, circoli cultural comitati operativi e singolari iniziative economiche». Certamente quelli d Tovini erano tempi più difficili di oggi per i cattolici, stretti fra l'opposizione papale alla presenza cattobea nella vita pubblica e l'anticlericalismo risorgimentale. «In un tempo in cui taluni pretendevano di confinare la fede entro le mura degli edifici sacri, Giuseppe Tovini te¬ stimoniò che l'adesione a Cristo e l'obbedienza alla Chiesa, lungi dall'estraniare il credente dalla storia, lo spingono a essere fermento di autentica civiltà e di progresso sociale. Egli fu apostolo dell'educazione cristiana ed esponente di ribevo di quel movimento cattolico che ha segnato fortemente l'intera società italiana di fine Ottocento». E da cui è germogbata una larga parte della politica cattolica del nostro secolo. La «via bresciana» al cristianesimo, propone il Papa, «per fare anche oggi dei valori cristiani il centro propulsore di un originale progetto culturale, umano e civile degno della vocazione della vostra terra». E ha concluso, riscuotendo applausi a scena aperta, con un'esortazione: «Camminate con coraggio sulle strade della verità e della giustizia. Siate sempre fiduciosi e arditi nel ricercare e nel costruire il bene». Marco Tosatti Il Pontefice in visita prima a Chiavari e poi a Brescia ha elogiato il valore della famiglia , Papa Giovanni Paolo II al suo arrivo a Chiavari