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Londra, quarantena addio Il governo a un passo dalla decisione: mai più sofferenze a cani e gatti Londra, quarantena addio PLONDRA ASSAPORTO, prego. No, sir/madam, quello del cane. Vaccinazione antirabbia: in.regola. Viaggi: documentati dai timbri. Microchip: le dispiace se passiamo il suo animale nello scanner? L'impianto sottopelle funziona e potete passare. Benvenuti nel Regno Unito. La scena diventerà routine alla frontiera britannica se il governo approverà le proposte elaborate da un comitato indipendente nominato dal ministro dell'Agricoltura. E' probabile che i laboristi appoggino il nuovo sistema per rilassare la famigerata legge sulla quarantena che è l'incubo di chiunque voglia entrare sul suolo britannico con il proprio animale: sei mesi di confino della bestiola in un canile convenzionato, separazioni forzate e lacrime, più circa 1500 sterline (4 milioni e mezzo di lire) in spese di mantenimento. Il tutto per rassicurare le autorità che il vostro cane o gatto, pur regolarmente vaccinato, non viene qui ad importare la rabbia. Le proposte, elaborate da un gruppo di specialisti diretto dal professor Ian Kennedy dell'University College di Londra, saranno sottoposte mercoledì dal governo a una consultazione tra veterinari, gruppi per il benessere degli animali e cittadini. La Rspca, ovvero l'ente protezione animali inglese, è entusiasta. Ma è probabile che la quarantena resti per animali provenienti da Europa dell'Est e Sud America. I passaporti sarebbero corroborati dai chip da inserire sotto la cute degli animali, i quali potrebbero anche essere sottoposti, all'arrivo, a un esame del sangue. Ma ciò non è nulla in confronto alla tormentosa solitudine di un canile, come insegna l'ultimo governatore di Hong Kong, Chris Patten, uno dei critici più fieri della legge sulla quarantena, il quale aveva preferito lasciare in Francia i suoi terrier Whisky e Soda. Maria Chiara Bonazzi