Il Csm ha assolto i giudici di Palermo

Il Csm ha assolto i giudici di Palermo Per il suicidio di Luigi Lombardini Il Csm ha assolto i giudici di Palermo ROMA. Il plenum del Csm ha approvato all'unanimità la proposta della prima commissione di archiviare l'istruttoria sui Pm di Palermo in relazione al suicidio del procuratore circondariale di Cagliari Lombardini. Se la decisione è stata unanime non sono mancati i «distinguo» durante il dibattito, soprattutto da parte dei consiglieri del centrodestra. Mario Serio, di Forza Italia, annunciando di votare secondo coscienza visto che «se venisse rigettata la proposta di archiviazione si raggiungerebbe il risultato ripugnante di individuare in appartenenti all'ordine giudiziario i corresponsabili nell'induzione al suicidio di Lombardini», non ha però risparmiato critiche sia al Csm sia ai Pm di Palermo. (Aver intitolato il fascicolo al suicidio di Lombardini ha portato ad un risultato obbligato», ha detto con riferimento ai lavori della prima commissione; poi ha censurato «l'enfasi dei mezzi usati» dalla procura di Palenno: «L'arrivo in massa con un aereo dell'Aeronautica militare; la presenza di cinque magistrati all'interrogatorio». Serio se l'è presa anche con il gip di Palenno che ritenne che la perquisizione nell'ufficio di Lombardini non avesse bisogno di autorizzazione: il suo comportamento «è molto grave e non può sfuggire alla nostra severa censura». «Il silenzio dei titolari dell'azione disciplinare» è stato rimarcato negativamente da Raffaele Valensise, di An; un comportamento che, secondo il consigliere, ha pesato sullo stesso Csm. Anche Valensise ha richiamato l'attenzione sulla perquisizione: «Se l'avvocato Concas si è allontanato, probabilmente aveva la certezza interiore che non ci sarebbe stata alcuna perquisizione e forse se il legale ci fosse stato non si sarebbe avuto l'esito tragico». E sulla perquisizione altre perplessità sono state avanzate da Silvana Iacopino, togata di Unicost: «Leggendo l'esposto dei familiari di Lombardini potrebbe sorgere il dubbio che la perquisizione sia stata ritardata per fare in modo che si svolgesse senza difensore. Credo che il Csm debba rivolgere un monito a tutti i colleghi - ha detto aggiungendo che le sue parole non dovevano suonare come critica ai Pm di Palermo - a rispettare sempre le regole di lealtà, trasparenza e correttezza». Ad alcune delle critiche rivolte ai Pm di Palenno ha risposto Nello Rossi, di Magistratura democratica: «Non c'è stata alcuna enfasi nei mezzi usati; la vita di Caselli è a rischio, per questo non può servirsi di aerei pubblici». [Ansa]

Luoghi citati: Cagliari, Palermo, Roma