I profughi raccontano gli eccidi di E. St.

I profughi raccontano gli eccidi In Afghanistan I profughi raccontano gli eccidi PESHAWAR. Più di un mese dopo la conquista da parte dei taleban di Mazar-i-Sharif, in Pakistan cominciano ad arrivare i primi profughi, dopo essersi nutriti d'erba durante il lungo cammino tra le montagne. E le loro sono storie di massacri contro uomini, donne e bambini di etnia hazara. «Quel che raccontano i rifugiati ci sembra molto credibile», ha detto Rupert Colville, portavoce dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Profughi, aggiungendo che potrebbero essere seimila le vittime di una mattanza che non ha risparmiato nemmeno gli animali. I taleban cercavano sistematicamente gli hazari, riconoscibili dai tratti mongolici, per massacrarli. Erano presi di mira soprattutto gli uomini, ma sono stati uccisi anche donne e bambini. I taleban sono giunti a infrangere la propria legge, sollevando veli femminili per individuare uomini travestiti. Ieri si sono svolti a Teheran i funerali del giornalista e dei 6 diplomatici trucidati dai taleban nelle cantine del consolato iraniano a Mazar-i-Sharif. Centinaia di migliaia di persone, scandendo «morte ai taleban, morte all'America, morte al Pakistan», hanno seguito le bare in corteo lino all'università, dov'è stata recitata la preghiera funebre alla presenza dell'ayatollah Ali Khamenei, «guida spirituale della rivoluzione islamica», cui la folla ha chiesto di dichiarare la guerra santa contro l'Afghanistan. L'Iran, messe in stato di massima allerta le truppe, terrà la settimana prossima lungo il confine afghano le più imponenti manovre militari mai organizzate, con 270 mila uomini, corazzati, aerei e navi da guerra (sul lago Hamun). Per scongiurare un conflitto il ministro degli Esteri pakistano Sartaj Aziz ha effettuato una visita lampo a Teheran, affermando che in caso di guerra il suo Paese, che ieri ha chiuso la frontiera con l'Afghanistan, resterà neutrale. [e. st.]

Persone citate: Ali Khamenei, Rupert Colville, Sartaj Aziz

Luoghi citati: Afghanistan, America, Iran, Pakistan, Teheran