Madrid respinge la tregua dell'Eta di Gian Antonio Orighi

Madrid respinge la tregua dell'Eta Appelli ad Aznar da Fidel Castro e Jerry Adams: «Ora servono rapidi negoziati» Madrid respinge la tregua dell'Eta «Non si tratta coi terroristi» MADRID NOSTRO SERVIZIO «Ritorno a vivere. Mi sono svegliata contenta e piena di speranza. E' bello recuperare la libertà. Potrò essere una persona nonnaie, come una qualsiasi donna e madre, comprare tranquilla il pane c portare il mio bambino al parco senza la paura che ci possa succedere qualcosa». Nel primo giorno della tregua illimitata proclamata dall'organizzazione indipendentista basco-spagnola Età, Maria San Gii, assessore del Partito Popolare di San Sebastiàn, esprimeva cosi ieri alla radio la sua felicità, sintetizzando quella delle decine di migliaia di spagnoli che vivevano sotto la spada di Damocle di un attentato etarra. Ma il governo Aznar continua pervicacemente a ignorare l'importanza storica della tregua. Il premier, che giovedì sera gelava l'ottimismo chiedendo all'Età «l'atti e non parole» e sottolineando che la ricerca della pace dovrà avere come punto di riferimento «il quadro costituzionale» (e quindi rispondendo picche all'Età che, nel suo comunicato, rivendicava il diritto alla autodeterminazione e all'indipendenza por i Paesi Baschi spagnoli e francesi da Madrid e Parigi), ha interrotto la sua visita di Stato in Perù e arriva oggi a Madrid. Nel pomeriggio incontrerà i due vicepresidenti del governo Cascos e Rato e il ministro degli Interni Mayor Oreja. Domani riunione al massimo livello con i socialisti di Almunia, che richiedono all'Età l'abbandono definitivo del terrorismo, e non solo una tregua, per iniziare qualsiasi trattativa. Ma in mattinata Oreja, da «Antena 3 Tv» dichiarava sprezzante: «Lo Stato non può dichiarare la tregua ai terroristi. Le nostre forze di sicurezza continuano il loro lavoro perché siamo uno Stato di diritto. Non scambieremo il diritto di autodeterminazione con la pace». Poi ha aggiunto, minaccioso, rispondendo a una domanda su una possibile messa al bando di Herri Batasuna (H.B), il braccio politico dell'Età: «Dopo gli arresti che ci sono stati a seguito della chiusura di Egin (il giornale dell'Età chiuso dalla magistratura in luglio) abbiamo dati molto importanti che possono riguardare molte persone e molti settori dell'area dell'Età». Eppure le speranze di farla finita con il cancro etarra, l'unico problema ereditato e non risolto dalla dittatura franchista, conti- nuano a spirare. Ieri è scesa in campo, con la gigantesca forza che ha da sempre in una regione profondamente cattolica (Domingo Iturbe Abasolo, Txomin, capo storico dell'Età, andava a messa ogni domenica ed in H.B è attivissimo il «coordinamento dei sacerdoti di Euskal Herria»), la Chiesa basca, da anni favorevole a una soluzione negoziata. «Chiediamo al governo ed alle forze politiche lungimiranza, flessibilità e forza necessarie per far fronte alla responsabilità che ricade su di loro dopo la tregua dell'Età - dice il comunicato della Coi basca -. La tregua è un dato importante nel processo di pacificazione. Chiediamo alla comunità cristiana di pregare affinché Dio illumini e renda forte chi dove portare a buon tonnine la pacificazione». L'arcivescovo di San Sebastiàn José Maria Setién (molto rispettato dall'area etarra) ha definito Yalto elfuego «storico e positivo». Anche dall'estero arrivano segnali che dicono ad Aznar di intraprendere la via del negoziato. Fidol Castro, leader carismatico per l'Età, ha espresso «profonda soddisfazione per la tregua». Jerry Adams, il leader dell'irlandese Sinn Féin, in un comunicato suggerisce al governo di Madrid: «Nor. ricorrete a risposte evasive né ad ostacoli né a ritardi. Negoziate rapidamente. Imparate dagli irlandesi e dagli inglesi». Intanto, mentre i socialisti francesi hanno risposto «no» all'autodeterminazione dei Paesi Baschi francesi, il ministro della Pubblica Amministrazione Rajoy ha escluso dagli incontri tra governo e partiti politici H.B. La pace, insomma, è ancora molto lontana. Ma la speranza è appena nata. Gian Antonio Orighi Il leader del Sinn Fein «Imparate dagli irlandesi, non date risposte evasive» WTWH.; A sinistra, Jerry Adams. Sopra, una manifestazione dell'Età

Luoghi citati: Madrid, Paesi Baschi, Parigi, Perù