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Berlusconi: nessun collegio ai parlamentari assenteisti Dopo la strigliata ai gruppi di Camera e Senato Berlusconi: nessun collegio ai parlamentari assenteisti ROMA. Un po' come a scuola, chi fa troppe assenze non sarà ammesso agli esami, cioè alle prossime elezioni. Silvio Berlusconi, ieri mattina, è giiuito a «sconvolgere» una riunione prevista da tempo del direttivo del grappo di Forza Italia con tutta l'intenzione di far seguire i fatti alla strigliata contro gli assenteisti pronunciata giovedì davanti ai due gruppi parlamentari. Il leader «azzurro» ha ribadito al vertice parlamentare di non tollerare più questo comportamento, in particolare di certi deputati, troppe volte assenti dalle aule parlamentari. Anche in quelle occasioni in cui, come nel voto dell'altro ieri sull'innalzamento dell'obbligo scolastico, una maggiore presenza avrebbe consentito di mettere in difficoltà il centrosinistra. Secondo Berlusconi si dovrà mettere a punto una sorta di «graduatoria» che tenga conto delle presenze e del lavoro svolto. Alla posizione occupata in questa speciale classifica corrisponderà poi un migliore o un peggiore trattamento nell'assegnazione dei collegi elettorali. E, per i più assenti, nessun collegio. Il problema rimane però quello della definizione di un criterio «scientifico» se è vero quanto ieri osservava un parlamentare di Forza Italia. Considerazioni, del resto, riecheggiate anche nella riunione odierna. «Ci sono deputati - spiegava questo parlamentare - che, in perfetta buona fede, votano anche per i colleghi assenti. Magari, perù, a quello stesso "pianista" il deputato solitamente assente non ricambia la cortesia. E così, a leggere i tabulati, può sembrare che è più assente un deputato che invece è abbastanza presente, mentre l'assenteista professionista riesce a scamparla». E non basta. Il problema si pone anche per tutti quei parlamentari che devono stare più di altri sul territorio (come i coordinatori locali) o che vengono chiamati spesso in via del Plebiscito o ad Arcore. [Ansa]