Carroccio, anticipato il congresso federale

Carroccio, anticipato il congresso federale Dopo il commissariamento della Liga Veneta Carroccio, anticipato il congresso federale L'ex segretario veneto Comencini «Hanno paura delle ombre cinesi» MILANO. Si avvicina il momento della resa dei conti tra Lega e Liga. La Lega Nord anticiperà il proprio congresso federale dal 24 e 25 ottobre al 10 e 11 dello stesso mese mentre, contemporaneamente, quello della Liga Veneta previsto negli stessi giorni slitterà a data da destinarsi, «entro la fine di ottobre». Lo hanno annunciato ieri al termine della riunione a Milano del Consiglio federale il capogruppo alla Camera Roberto Maroni e il presidente della Lega Nord e commissario della Liga Veneta Stefano Stefani, subentrato al vertice del movimento veneto dopo le dimissioni di Roberto Comencini e il «commissariamento» della Liga Veneta. «Anticipare il congresso serve a tutti - aveva detto Umberto Bossi nel corso del consiglio federale per convincere i più tentennanti - perché se il problema è politico prima lo si affronta meglio è. Se qualcuno ha fatto cose non chiare in questo modo verranno a galla». L'organismo dirigente del «Carroccio» ha anche stabilito che alle future elezioni i singoli partiti nazionali, confluiti nel '91 nella Lega Nord, potranno presentarsi all'interno del blocco padano con i propri simboli. Per la Liga Veneta, il «Leone alato». Il «commissario» Stefani ha cercato di sdrammatizzare la crisi tra Lega Nord e Liga, escludendo ipotesi di rotture. Le dimissioni di Comencini? «E' un segretario che abbandona perché non si trova più d'accordo con la linea politica del vertice. Tutto quello che abbiamo fatto è a termine di statuto», spiega Stefani. No comment, invece, di Maroni. E non è piaciuto ai vertici della Lega il titolo di oggi del quotidiano veneto il Gazzettino che recita «Bossi chiude la Liga Veneta», decisi a querelare il suo direttore. Fabrizio Comencini, l'ex segretario della Lega Nord-Liga Veneta «dimissionato» non ha nascosto il suo disappunto per i metodi del Senatur: «Mi hannu informato poco fa che è decaduto anche il Consiglio nazionale del Veneto, il secondo organo democratico eletto dal congresso. E questo è un segno di debolezza: penso che abbiano paura delle ombre cinesi». Ma Comencini sembra voler evitare lo scontro aperto con il leader del Carroccio e diplomaticamente afferma: «Non ho nessuna polemica da fare con Bossi. E' il segretario federale della Lega, è gerarchicamente superiore a quello che era il mio livello e se ha ritenuto opportuno avviare una politica differente da quella fatta finora, ha la facoltà di farlo». Tante comunque le testimonianze di affetto e solidarietà gitmte a Comencini. La crisi tra Lega e Liga e la sconfessione del leone alato da parte dei vertici del Carroccio rischiano di togliere il sonno ai mili ■ tanti veneti del partito, indecisi se restare fedeli alla linea dell'ex segretario commissariato Comencini o aderire ai dettami del verbo bossiano. In loro soccorso, il «Centro di emergenza San Marco» che da oggi a lunedì a Borgoricco (Padova) raccoglierà i loro sfoghi. [st. e]

Luoghi citati: Borgoricco, Milano, Padova, Veneto