Semestre d'oro per il gruppo Pirelli

Semestre d'oro per il gruppo Pirelli Ottenuto un risultato netto di 254 miliardi (+7%). Prestito per 500 milioni di Euro Semestre d'oro per il gruppo Pirelli Tronchetti Provera: «Non lasceremo il Brasile» MILANO. Nei primi sei mesi il giuppo Pirelli ha ottenuto un risultato netto di 254 miliardi (+7%). Per l'intero esercizio è previsto un consolidato in linea con il '97. Il consiglio ha deliberato di emettere un prestito obbligazionario non convertibile fino ad un massimo di 500 milioni di Ecu/Euro della durata di 10 anni da collocarsi presso investitori professionali. L'importo del prestito (il cui prezzo di emissione come il tasso di interessi compreso fra il 4 e il 5,75% verrà annunciato in prossimità dell'operazione) è destinato al finanziamento dell'acquisto dell'attività «cavi energia» di Siemens. Nei dati esaminati dal consiglio il margine operativo lordo è aumentato di oltre il 7% a 668 miliardi e il risultato operativo è progredito del 9% a 375 miliardi. Le vendite hanno raggiunto quota 5421 miliardi ( + 2,1%) grazie ad un +6,9% dei volumi, dello 0,2% del mix e a un effetto cambi positivo del 2,5% a fronte di una erosione dei prezzi del 7,5%. Ne ha beneficiato anche il rapporto fra risultato operativo-vendite migliorato dal 6,5 al 6,9%. Oltre all'aumento dei volumi l'incremento reddituale è frutto - sottolinea la società - della diminuzione del costo delle materie prime e dall'incremento dell'efficienza. Nel semestre il gruppo ha dovuto tener conto di 139 miliardi di oneri fiscali (erano 75 nel semestre corrispondente). Il saldo oneri-proventi straordinari si è presentato positivo per 11 miliardi (era negativo per 29 miliardi nel '97). Il patrimonio netto consolidato ha raggiunto i 4848 miliardi (4421 a fine '97) anche per effetto della conversione anticipata del prestito convertibile 94/98. In ulteriore calo la posizione debitoria che si attesta a 337 millliardi dai 478 di fine '97. A livello di capogruppo il semestre chiude con un utile netto di 368 miliardi contro i 261 di un anno prima e i 285 per l'intero '97. «Le previsioni per il '98 - ha commentato il presidente Marco Tronchetti Provera - sono di avere un esercizio in linea con il precedente, quando abbiamo raggiunto un risultato di rilievo, tenendo conto di un quadro macroeconomico che presenta forti turbolenze. Riteniamo comunque possibile ottenere il risultato che ci siamo prefissati, visto che anche il traguardo di metà esercizio è stato rispettato». «Siamo sicuramente in presenza di mercati difficili - ha aggiunto, facendo riferimento anche ai dati annunciati da Alcatel - con un aumento della concorrenza e costi in discesa. I mercati vanno comunque valutati a medio termine e l'attuale situazione potrebbe spingere l'Europa verso ima modernizzazione del proprio sistema in una luce più competitiva, soprattutto per quanto riguarda il sistema delle tic». E il Brasile? «Non solo rimaniamo ma prevediamo consistenti investimenti per consolidare e sviluppare la nostra presenza. Sbaglia chi guarda al Brasile con un ottica di breve periodo». Infine Tronchetti Provera ha commentato le voci circolate negli ambienti finanziari secondo cui la Pirelli potrebbe essere un socio dell'eventuale nuovo patto di sindacato per Fiat: «Non esiste nulla di vero, non c'è nessun progetto di questo tipo». Sul futuro del patto della società torinese, che scade a giugno '99, Giovanni Agnelli aveva recentemente ribadito che «se ne parlerà a dicembre», [r. e. s.]

Persone citate: Giovanni Agnelli, Marco Tronchetti Provera, Tronchetti Provera

Luoghi citati: Brasile, Europa, Milano