Diluvio in Borsa a Parigi su Alcatel
Diluvio in Borsa a Parigi su Alcatel Diluvio in Borsa a Parigi su Alcatel Una semestrale deludente, il titolo perde il 40% PARIGI. La tormenta che si è abbattuta ieri sulle Piazze Affari di tutto il mondo non ha risparmiato la Borsa di Parigi, che anzi è stata la più duramente colpita in Europa. L'indice Cac dei principali quaranta titoli ha chiuso in ribasso di 204,06 punti, a 3525,26, con un calo del 5,47%, il più drammatico degli ultimi sette anni (in agosto 1991 l'indice aveva registrato un crollo spettacolare del 7,29%). E' stato un giovedì nero caratterizzato soprattutto dal «tonto» del titolo Alcatel, che ha perso il 38,4%, passando da 927 a 571 franchi, e ha trascinato nella caduta tutte le azioni delle aziende che operano nei settori delle telecomunicazioni, dell'elettronica, della Difesa. Il titolo Schneider e calato da 327,90 a 288 franchi (-12,16%), Franco Télécom da 459,80 a 425 (-7,56%), Lagardère da 215 a 192 (-10,4%), Cap Gemini da 904 a 813 (-10,65%), Thomson - Csf da 214 a 206. Fra gli altri ribassi significativi, da segnalare il titolo della Renault che ha perso L'8,5% e quello della banca Ccf, Crédit Commercial de Franco, in calo dell'8,52%. A metà seduta si era temuto che le cose an¬ dassero ancora peggio, e un vento di panico si era messo a soffiare sul Palais Brogniart: l'indice Cac 40 aveva registrato un calo del 6,21%, per poi risalire leggermente fino a chiudere a 5,47%. 11 titolo Alcatel, le cui quotazioni sono state più volle sospese (costringendo i responasbili della Borsa ad ampliare dal 18,75% fino al 40% il margine di fluttuazione autorizzato), perdeva, a un certo punto, oltre il 45%; quindi si è hevemente ripreso in chiusura. Rabbia e pessimismo prevalgono nei commenti degli addetti ai lavori. «Il mercato azionario - ha detto un operatore intervistato in tv - è.diventato una lotteria. Non si erano mai registrate delle variazioni simili dei titoli più importanti in 24 ore». Responsabile numero une del «tonfo» della Borsa di Parigi è stato il titolo Alcatel, che incide per il 5% nell'indice Cac 40. Il movimento al ribasso, che si è paurosamente accelerato nel corso della giornata, era stato innescato dalle dichiarazioni rilasciate ieri mattina da Serge Tchuruc, presidente del gruppo specializzato nelle telecomunicazioni. Tchuruc non aveva nascosto il proprio pessimismo, sottolineando che il contesto economico sfavorevole (in primo luogo la crisi asiatica) rischiava di annullare, nel secondo semestre, gli ottimi risultati del primo semestre nel corso del quale Alcatel ha registrato un utile netto da record, 15,2 miliardi di franchi contro 1,5 miliardi nel primo semestre 1997. «Tchuruk era riuscito a ricostruire la fiducia attorno alla società, ma adesso è tutto svanito» melica Jean-Luc Allain, portofolio manager della Sbc Warburg Dillon Read. «Alcatel avrebbe potuto avvertire che i risultati del primo semestre non sarebbero stati in linea con le previsioni. La fiducia nel gruppo adesso cadrà per alcuni trimestri». A peggiorare l'impatto sul resto della borsa è il fatto che «Alcatel ha un grosso peso sul mercato, è un simbolo e Tchuruk fa parte dell'etablishment finanziario francese». I gestori dei fondi si mostrano molto preoccupati anche per le indicazioni circa i problemi con i «clienti tradizionali». Enrico Molinari
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