Usa-lraq consulto sull'Afghanistan di E. St.

Usa-lraq consulto sull'Afghanistan iL GRANDE GIOCO Tensione esplosiva fra Teheran e Kabul. E anche il Pakistan annuncia manovre Usa-lraq consulto sull'Afghanistan Lunedì alVOnu tra i due ministri degli Esteri NEW YORK. Il ministro degli Esteri iraniano Kamal Kharrazi e il segretario di Stato Usa Madeleine Albright si incontreranno lunedì a New York al palazzo di vetro dell'Orni, in una riunione del gruppo di lavoro sull'Afghanistan. «Non sarà un incontro bilaterale ha precisato mia fonte del dipartimento di Stato Usa -, altri sei ministri degli Esteri saranno presenti alla riunione». Del gruppo infatti fanno parte i sei Paesi confinanti con l'Afghanistan (Iran, Pakistan, Cina, Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan), più Usa e Russia. Ma le stesse fonti dell'amministrazione americana non nascondo l'alto valore simbobeo dell'incontro: la Albright e Kharrazi discuteranno nella stessa stanza per sei ore, nel primo incontro ad un così alto livello dalla rivoluzione islamica nel 1979. Il gruppo discuterà della crescente tensione tra Iran e Afghanistan, dopo che i taleban hanno trucidato nove diplomatici e un giornalista irania¬ no a Mazar-i-Sharif. L'Iran sta schierando lungo il confine con l'Afghanistan 200 mila militari e 70 mila guardie della rivoluzione, appoggiati da mezzi corazzati, aerei e navi da combattimento (sul lago Hamun), per le più imponenti manovre militari mai realizzate nella repubblica islamica. Washington ha già messo in guardia l'Iran da un'offensiva militare, e nel tentativo di scongiurare il peggio il ministro degli Esteri del Pakistan Sartaj Aziz è arrivato ieri a Teheran per incontri con i vertici iraniani. Al tempo stesso però, il Pakistan, che appoggia e arma i taleban afghani ma ufficialmente lo nega, ha annunciato manovre militari «imminenti» al confine con l'Iran: parole di distensione dunque, e gesti minacciosi. Ancor più minaccioso si è mostrato il capo supremo dei taleban, mullah Muhammad Omar, secondo cui «le forze armate iraniane non sono forti come lo erano quel¬ le dell'Urss (scacciate dall'Afghanistan dopo 10 anni di guerra, ndr). Se attaccati, non solo risponderemo, ma invaderemo il territorio iraniano, e la guerra potrebbe durare anche 20 o 30 anni». Ma a Teheran l'indignazione contro i taleban cresce. Ieri i giornali hanno pubblicato il racconto di un diplomatico scampato fortunosamente all'eccidio di Mazar-iSharif, secondo cui i taleban hanno fucilato senza esitazione i suoi colleghi nella cantina del consolato iraniano in quella città. E intanto Ali Khamenei, «guida suprema della rivoluzione islamica», ha scatenato la repressione contro i progressisti: decine di giovani sono stati fermati a Teheran per comportamenti «anti-islamici», il quotidiano liberale «Tus» è stato chiuso, e il suo direttore, con due altri responsabili, è stato arrestato per «attività contrarie alla sicurezza, agli interessi dello Stato e al sacro sistema della repubblica islamica». [e. st.]

Persone citate: Albright, Ali Khamenei, Kamal Kharrazi, Kharrazi, Madeleine Albright, Muhammad Omar, Sartaj Aziz