«Lega addio»
«Lega addio» «Lega addio» Comencini dà le dimissioni PADOVA. «Da oggi non mi occupo più della Lega». Così il segretario della Lega Nord-Liga Veneta, Fabrizio Comencini, ha annunciato ieri ufficialmente le proprie dimissioni da dirigente, ribadendo però di voler «restare militante». «Il mio - ha spiegato Comencini - non è un abbandono. Penso sia giusto che nel momento in cui non si condividono molte delle scelte politiche che vengono fatte, nei posti di vertice rimangano quelli che condividono queste scelte». Comencini è uscito dalla riunione del consiglio nazionale della Liga Veneta prima della chiusura dei lavori, precisando che all'ordine del giorno c'era la preparazione del congresso straordinario previsto per il 10-11 ottobre. E dopo aver restituito telefonino ed altri oggetti di proprietà del partito, Comencini ha scoperto di essere stato commissariato già il 15 settembre scorso, durante il consiglio federale al quale aveva «partecipato sino alla fine, senza sapere però di questa decisione; si era parlato solo di un garante». Comencini non è riuscito a nascondere la sua sorpresa mista ad amarezza per questo colpo di scena. «Ci siamo sgolati per niente ed io mi sono dimesso da una carica che non avevo più. A questo punto - ha aggiunto - credo che il Veneto sia l'unica regione commissariata. Il giudizio sull'intera vicenda lo lascio agli iscritti». Il primo a rompere il ghiaccio è stato il consigliere regionale, Franco Roccon, che ha lasciato ieri il ruolo di vicesegretario della Liga. «Ci sono stati diversi segretari provinciali - afferma - che hanno espresso fortissime perplessità su questa operazione e nei fax che ci sono arrivati si delinea una sostanziale sfiducia nel segretario federale». «Ma quale rottura tra Liga e Lega! La Lega è unita per l'indipendenza della Padania. Non c'è nessuna fronda veneta, c'è il Veneto», semplifica Stefano Stefani, presidente federale e neocommissario della Liga. Comencini preferisce mostrare un certo distacco: «Nessuna rottura con il leader della Lega Umberto Bossi, solo chiarezza e serenità. Non ho assolutamente nulla da rimproverarmi». Anche perché la base leghista del Veneto sembra ben decisa a difendere la sua autonomia ed a schierarsi a fianco del suo segretario «dimissionato», [st. e] Comencini Comencini
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