Pinocchio spacca Rifondazione

Pinocchio spacca Rifondazione La presenza in tv di Bertinotti messa ai voti in segreteria Pinocchio spacca Rifondazione Fausto BertinoERifondazione, che litiga ma non si spacca sulla politica, che s'accapiglia senza dissanguarsi, almeno per ora, sull'identità del partito, Rifondazione che minaccia sempre la conta e non imbraccia mai il pallottoliere, alla fine su una cosa davvero si contò e si divise. E' successo ieri pomeriggio, addirittura in segreteria nazionale, il luogo dello scontro politico per eccellenza: con un voto di 6 a 1, come in una partita di tennis, si è deciso che sì, Bertinotti può partecipare a una prossima puntata di Pinocchio, la trasmissione di Gad Lerner. Perché Lerner ha intenzione di dedicare al partito più litigioso d'Italia, e che tiene da tempo sotto scacco il governo, una puntata ad hoc. Logico l'invito al segretario politico, e altrettanto ovvio il «sì» di Bertinotti. Ma subito i cossuttiani si oppongono, portare sulla piazza mediatica i dissensi e le fratture del partito è pericoloso, meglio lavarsi i panni in casa. Fatto sta che dalla federazione di Milano, da poco passata in quota a Bertinotti, arriva prima una mozione, poi tramutata in semplice «consiglio» agli iscritti a non partecipare, a non sedersi nella platea che avrebbe dovuito interrogare Bertinotti sulla sua politica e sul partito. Il susseguirsi degli eventi è talmente concitato, e le informazioni delle diverse parti contraddittorie, per cui non è chiaro se Cossutta fosse stato invitato o no in trasmissione: quello che appare certo, comunque, è che il presidente del partito non ha nessuna intenzione di andare ad un faccia a faccia in diretta, in una fase così delicata, con il segretario, di cui manifestamente non condivide la linea politica. E dunque, al responsabile del settore informazione del partito, il cossuttiano Marco Rizzo, non è restato che chiedere di mettere ai voti la partecipazione alla trasmissione di Rifondazione, e cioè essenzialmente di Bertinotti. Votazione conclusasi con uno smacco, ma anche con la formalizzazione di un ulteriore punto di divisione tra le due anime del partito. Il curioso è che Cossutta e Diliberto non erano presenti, in quel momento, alla riunione, perché il presidente doveva partire per Bologna, per partecipare a un dibattito con Aldo Aniasi alla Festa dell'Unità. La discussione è durata per oltre un'ora. E anche questo, in fondo, non è strano. La televisione è un luogo della politica. E può diventare un luogo strategico, nel momento in cui un partito è devastato dal «dibattito» interno. [a. r.] Fausto Bertinotti

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