L'OMBRA DEL GIOCO AL MASSACRO di Mario Deaglio

L'OMBRA DEL GIOCO AL MASSACRO L'OMBRA DEL GIOCO AL MASSACRO IN tre giorni, i governatori delle Banche centrali hanno affondato le Borse, smentendo clamorosamente i loro governi. Lunedì, infatti, al termine di una riunione di funzionari economici dei più importanti Paesi, tenutasi a Londra, era stata fatta trapelare la voce di uno sforzo coordinato per superare la crisi e le Borse di tutto il mondo avevano ripreso a salire. Il rialzo, però, era durato lo spazio di un giorno: martedi era sceso in campo, con tutto il peso delia sua autorità, il tedesco Tietmeyer, governatore della Bundesbank, per affermare che non ci sarebbe stata alcuna riduzione concertata dei tassi di interesse; mercoledì gli ha fatto eco il suo collega americano Greenspan, mentre il Cancelliere dello Scacchiere da Londra osservava sconsolatamente che qualsiasi coordinamento avrebbe, in ogni caso, richiesto settimane. Le Banche centrali danno quindi l'impressione di avere abbandonato le Borse al loro destino; in altre parole, che i responsabili della stabilità monetaria mondiale, piuttosto che rischiare l'inflazione con un allentamento della politica monetaria, siano disposti a stare alla finestra incuranti delle scosse, ogni settimana più forti, che fanno traballare l'economia globale di mercato. Un simile comportamento sembrerà incomprensibile agli storici del futuro e le sue cause appaiono, di fatto, piuttosto oscure. Non si può certo scartare l'ipotesi di una deliberata volontà di deprimere, sia pure in maniera controllata e non disastrosa, valori azionari che, ancora un mese fa, potevano forse essere considerati come mediamente troppo elevati. Se così Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 8 QUINTA COLONNA

Persone citate: Greenspan, Tietmeyer

Luoghi citati: Londra