Freccero: «Addio agli eventi tv» di Fulvia Caprara

Freccero: «Addio agli eventi tv» Tra comici e news: il direttore di Raidue presenta i nuovi programmi Freccero: «Addio agli eventi tv» «Ora dobbiamo viaggiare» ASSISI DAL NOSTRO INVIATO Il primo è stato l'anno della memoria, il secondo quello del neoromanticismo, il terzo sarà dedicato al tema del viaggio: come sempre immaginifico, ma anche lievemente afflitto da una certa sindrome da «Peter Pan invecchiato» e perfino intimidito dal luogo pieno di santità in cui si uova a parlare («La Cittadella di Assisi - dice - è un posto sacro, mi vengono in mente pensieri religiosi, mi sarei sentito meglio se avessi dovuto parlare a una platea di frati invece che a voi»), il direttore di Raidue Carlo Freccerò ha descritto ieri il profilo della rete che dirige da tre stagioììi, un evento «miracoloso», osserva, in una realtà quanto mai precaria come quella televisiva. Maestro delle provocazioni verbali e delle dichiarazioni a effetto, Freccerò ha scelto di presentare i nuovi programmi partendo da uno scabro disegno, un incrocio di linee che rappresenta «l'orologio di una tv generalista con il compito di cogliere sempre lo spirito del tempo». E se il direttore di Raiuno Sacca aveva paragonato la sua rete, sempre qui al Premio Italia, a una giraffa, Freccerò, pensa che ti ripensa, definisce se stesso «un gattino un po' cieco che, appena arrivato in Rai tre anni fa, doveva impadronirsi della memoria storica della rete e segnare il proprio territorio». Adesso però tutto è cambiato («la tv è in preda a un fenomeno di bradisismo lento e costante, se rimani bloccato sulle tue idee sei fregato») e cosi, dopo aver lanciato la tv dell'evento, esempio oggi imitato da quasi tutte le altre tv, Freccerò usa la metafora del viaggio per dire che la tv deve accompagnare il pubblico in une navigazione che lo porta a conoscere «nuovi aspetti del presente e del passato, del inon do che ci sta vicino e di quello lontano». Un dualismo che si riflette in tutti i generi e in tutti i programmi. L'intrattenimento, per esempio, si declina in due modi: uno confidenziale-nostalgico, nel programma di Paolo Limiti, un altro in linea con le esigenze del pubblico giovane, nel nuovo «La posta del cuore», appuntamento denso di sorprese in cui, oltre alla Guzzanti e alla Marini (quest'ultima ospite solo della prima puntata) vedremo Anna Marchesini alle prese con le lezioni di sesso e Francesca Reggiani che fa Derrick, Hillary Clinton e Irene Pivetti. Non vedremo invece Renato Zero, grande amico di Sabina Guzzanti, che «avrebbe dovuto partecipare alla realizzazione della sigla, ma poi si è fatto male». Quanto al D'Alema in versione Guzzanti si sa già che «s'innamorerà di se stesso e scoprirà i piaceri della disco-music». Freccerò ha intenzione di realizzare molti altri «capricci»: per esempio un programma se¬ rale primaverile con Boldi e Teocoli chiamati a recuperare «la verginità della risata»; due o tre appuntamenti con il «Totem» di Alessandro Baricco e con Stefania Rocca; il già ventilato esperimento di collaborazione tra Fazio e Lerner e poi una trasmissione in coproduzione con MTV, affidata al dj Andrea Pezzi e forse intitolata «Sushi» come il piatto giapponese. Sul fronte della fiction c'è prima di tutto il telefilm che, dice il direttore di Raidue, «è scolpito nel codice genetico della rete»: oltre a Derrick ci saranno «Rex» («Lo abbiamo scovato in magazzino e valorizzato, credo che i nuovi episodi siano destinati a noi, comunque la serie è patrimonio dell'azienda») e «E.R.» la cui messa in onda (8 nuovi episodi) dipende dalla fine dello sciopero dei doppiatori. Per il resto un unico grande cruccio, «non essere riuscito a portare Arbore in tv con «Alto gradimento»; una grande soddisfazione «essere direttore di una rete che programma, nell'arco di 12 ore, un'unica trasmissone d'acquisto» e una previsione: «Per le nostre tv sarà una buona annata, interessante come interessanti saranno i prossimi mesi in Italia, col semestre bianco e, sullo scenario internazionale, con quello che accadrà in America, a Mosca e nei Paesi asiatici». Fulvia Caprara La nostalgia di Limiti il «Totem» con la Rocca la fiction di «Rex» e «E.R.». E nella «Posta del Cuore», D'Alema s'innamora di se stesso Qui accanto Il direttore di Raidue Carlo Freccerò e Sabina Guzzanti

Luoghi citati: America, Assisi, Italia, Mosca