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Op Computer conferma la cassa integrazione LAVORO La trattativa sindacale riprende martedì Op Computer conferma la cassa integrazione ROMA. Prosegue al ministero dell'Industria il confronto tra l'Op Computer e i sindacati metalmeccanici sul piano industriale e la gestione degli esuberi annunciati dall'azienda, in vista della ripresa delle trattative prevista per il 22 settembre. «Martedì - informano Firn, Fiom e Uilm nazionali - la direzione aziendale ha concluso la presentazione del piano industriale, confermando che nulla è cambiato rispetto a tre mesi fa, quando era stata decisa la cassa integrazione a zero ore per 449 addetti. Entro le prossime 24 ore - prosegue il comunicato - la direzione aziendale si è impegnata a consegnare un testo scritto di tutto quanto è stato oggetto di illustrazione verbale, in modo che tutti potranno valutare il piano industriale e contribuire alla costruzione del mandato con il quale riprendere la trattativa». Ma la risposta della direzione aziendale sulle prospettive occupazionali di Op Computer è stata, per i sindacati, «del tutto insoddisfacente e ciò ha contribuito a creare non poca preoccupazione nella delegazione sindacale. E' chiaro che su que- ste basi il negoziato si annuncia difficile. Ci auguriamo che in questi giorni la direzione cambi radicalmente posizione e che il governo faccia tutto quanto in suo potere per impedire una ulteriore drammatizzazione della vertenza. Da parte nostra - conclude la nota ribadiamo ancora una volta che a Scarmagno si possono e si devono risolvere positivamente tutti i problemi, a partire da quelli occupazionali». E intanto ieri pomeriggio una cinquantina di cassaintegrati hanno vicevuto a Scarmagno la visita di Gianfranco Fini. E' la prima volta che il leader di Alleanza nazionale si presenta davanti ai cancelli di un'industria piemontese. «Vogliamo atti concreti - hanno detto alcuni esponenti del Comitato dei cassintengrati -. Abbiamo capito che ormai la solidarietà è come le chiacchiere; non ci interessano i colori politici, voghamo aiuto e spiegare i nostri problemi a chi può darcelo». «Per quanto ci compete - ha replicato Firn - presenteremo interrogazioni e lavoreremo in commissione per far valere i vostri diritti».