Burlando: lo sculo aprirà il 25 ottobre

Burlando: lo sculo aprirà il 25 ottobre Rutelli escluso dal vertice lombardo. Formigoni e Albertini: «Non faccia il capro espiatorio» Burlando: lo sculo aprirà il 25 ottobre «Subito il ricorso e un decreto bis». Scontro Milano-Roma MILANO. Quelli che spirano sono venti di guerra, ma è proprio adesso che si dirada la nebbia su Malpensa 2000. «Tutto può accadere in questo Paese e nel mondo, meno che Malpensa 2000 non apra il 25 ottobre», promette il ministro dei Trasporti Claudio Burlando, a meno di sei ore da quel no incassato dalla Commissione europea. «E' una questione nazionale, anche Romano Prodi deve scendere in campo. Siamo in guerra», tuona il presidente della Regione Roberto Formigoni, anche lui di ritorno da Bruxelles, mentre le agenzie battono la sfida che arriva dalle più grandi compagnie europee, che sono pronte a dare battaglia pur di silurare il non ancora nato decreto Burlando bis. E allora si ricomincia, se non proprio da capo, almeno sulla base di quello spiraglio lasciato aperto dal commissario ai Trasporti europeo Neil Kinnock. Dove si parla di 12 milioni e mezzo di passeggeri, tanto per iniziare. Pochini, per un progetto costato 2000 miliardi, più 1000 solo di trasporti per evitare che il più grande aeroporto del Nord rimanga una cattedrale nel deserto. «Il 25 ottobre si apre, sarà un hub a tutti gli effetti,, ma è chiaro che per arrivare a regime ci vorrà un po' di tempo», fa i conti Burlando dopo quell'ora e passa di vertice con il sindaco Gabriele Albertini, Roberto Formigoni, l'amministratore delegato di Alitalia Domenico Cempella, il presidente di Sea Giuseppe Bonomi che gestisce gli scali milanesi, più il presidente della Provincia di Milano Tamberi e quello di Varese Ferrario. Due le strade decise, anche se mancano i numeri, se mancano quei conteggi sulla valutazione di Linate, che possono rendere più agevole il benestare di Bruxelles. «Per quelli c'è tempo, valuteremo quando presentarli, a questo punto non vogliamo svelare le nostre carte», dice sul punto Burlando. Per ora è certo solo che ci sarà il ricorso per il no di ieri mattina. In attesa di una possibile conciliazione davanti alla Corte di giustizia, in attesa di un decreto bis che si avvicini di più alle richieste di Bruxelles. «Le due strade non sono alternative», precisa Burlando mentre assicura che dall'Italia «non ci sarà una sfida all'Europa, ma solo procedure rispettose». Ed è altrettanto certo che il no arrivato pure dal sindaco di Roma Francesco Rutelli, fa naufragare definitivamente l'ipotesi di allargare a Ciampino parte dei voli che transitano su Fiumicino. E' uno dei punti nodali della guerra delle ultime ore. E' uno dei punti su cui le sfumature sono diverse, almeno nel giudizio politico. Burlando la spiega come una boutade nata dopo tre ore di rifiuti da parte di Kinnock, nell'incontro di settimana scorsa. «Adesso non c'è alcuna polemica, ma i tecnici mi hanno detto che si poteva fare», butta acqua sul fuoco. (^Rutelli ha polemizzato perché non è stato invitato? Se vuole discutere di Ciampino, siamo tutti pronti. Ma non faccia il capro espiatorio della situazione, alla Pennac. Ci sono ministri di questo governo che ancora in primavera parlavano contro Malpensa 2000», gioca a tutto campo Formigoni. Il più arrabbiato, lo si è visto a telecamere accese, è il sindaco di Milano Gabriele Albertini. Da lui parte un guanto di sfida al Campidoglio: «Per Malpensa 2000 siamo disposti pure a chiudere Linate». Che tradotto vuol dire, se Roma non capisce, facciamo tutto noi. Tocca all'entourage del sindaco di Milano, poi, mettere i puntini sulle i. E giurare che a Milano e alla sua amministrazione interessa che tutti gli aeroporti rimangano aperti. «Comunque l'esito della Commissione Ue era largamente prevedibile», allarga le braccia l'am¬ ministratore delegato di Alitalia Domenico Cempella, anche lui al vertice di Palazzo Marino. «Sono soddisfatto solo perché non si è adottata una soluzione che avrebbe svantaggiato l'Italia», è la consolazione che diventa punto di forza, ora che mancano 45 giorni a quel 25 ottobre quando i primi aerei dovrebbero partire e decollare da Malpensa. «Certo è che hanno impiegato 26 mesi dalla data di presentazione del mio decreto, prima di dire no. Siamo pronti a fare un ricorso torte», promette Burlando. Mentre si sente parlare di «linea del Piave», del «prezzo» dell'Europa e soprattuto di questo affare da cinque milioni di viaggiatori l'anno, che fa gola a tutte le compagnie aeree del mondo. E che pei' questo al ministro dei Trasporti fa dire: «A Bruxelles, daremo risposte nette». Fabio Poletti I PIÙ* AFFOLLATI D'EUROPA [LA GRADUATORIA DEGLI AEROPORTI PER TRAFFICO DI PASSEGGERI IN MILIONI -DATI 1997] 58,0 INAUGURAZI0NE 25 0TT0BRE1998 BANCHI CON BAGAGUO I3J C0ST0DELPR0GETT0 0LTRE 2000 M1LIARDI BANCHI SENZA BAGAGUO 32 -FINAN2AMENT0 DELLDE 400MIUARDI R1C0NSEGNABAGAGLI 9 CAR0SILU GIRO D'AFFAW PREVtSTO 14.000 MIUARDI IMBARCHI 41 GATES CAPACrfA'PASSEGGERI 0DIERNA 6MIU0NI LAV0RAT0RI CHE LASCERANN0 UNATE 3,000 CAPACiTA'PASSEGGER1NEL2000 I8MILI0NI NU0V1 POST!DlLAV0R0(stima) . 40.000 CAPAOTA' PASSEGGERINEL 2005 24 MIU0NI POSTI AUTO COPERTI 5,500 CAPACITA'PASSEGGERI NEL 2010 33MIUONI POSTI AUTO SCOPERTI 15.000 MOVIMENTOMERCI . I.OOO.OOOTONNELLATi MiicHddrmlS **★ * ★ * *