Fossa: sgravi duraturi per creare nuovi posti di Roberto Ippolito
Fossa: sgravi duraturi per creare nuovi posti Fossa: sgravi duraturi per creare nuovi posti ROMA. La manovra è piccola. Ma la fatica resta grossa. Appaiono stanchi e sfiancati i ministri che ricevono la delegazione della Confindustria guidata dal presidente Giorgio Fossa per avviare il confronto sulla legge finanziaria per il 1999 in cantiere. E' la legge finanziaria definita dal presidente del consiglio Romano Prodi «mite». E agli industriali, incontrati ieri sera a Palazzo Chigi (mentre oggi tocca ai sindacati), il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi conferma che gli interventi necessari per il contenimento del deficit pubblico saranno limitati a 13.500 miliardi, la somma più bassa dal terribile 1993, anno in cui servirono 93 mila miliardi. E i 13.500 miliardi, viene precisato, restano fermi anche se il prodotto interno lordo cresce meno del previsto (la qual cosa, in teoria, può provocare . una minore crescita delle entrate). Fossa, affiancato dal vicepresidente Carlo Callieri e dal direttore generale Innocenzo Cipolletta, non ha nulla da obiettare sulla cifra. Per lui è importante la qualità degli interventi. Ma su questo punto ancora non ò tutto chiaro. Ed è ovvio che sia così: la delegazione degli imprenditori viene ricevuta mezz'ora dopo la fine del vertice fra Prodi e i partiti della maggioranza di centrosinistra. Vertice che non ha consentito di definire i punti fondamentali della prossima legge finanziaria (da presentare in Parlamento entro settembre). Così il governo si è presentato senza poter dare informazioni definitive alla Confindustria: «E' difficile dire se il clima è positivo perché non siamo entrati nello specifico», sintetizza Fossa, lasciando Palazzo Chigi. Ma l'ennesima estenuante trattativa politica, in particolatre con Rifondazione di Fausto Bertinotti, ha stremato la squadra di Prodi che, dopo aver speso tante parole nel vertice, non ha molto da dire alla Confindustria. Inevitabile la conclusione: «Il governo ci riconvocherà non appena avrà definito meglio con la sua maggioranza il contenuto della Finanziaria», fa sapere Fossa. Fra l'altro lo stesso Prodi ha avuto poco tempo da dedicare all'associazione degli imprenditori: dopo il vertice schizza al Quirinale per fornire un quadro della situazione al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e torna quando l'incontro fra la Confindustria e il governo è già cominciato da un pezzo. Ma non c'è delusione nei volti di Fossa, Callieri e Cipolletta. C'è semmai un po' di attesa in più. La prossima setti- mana, nell'incontro bis, verrà approfondita la proposta del ministro del lavoro Tiziano Treu per l'azzeramento dei contributi sociali da pagare per i nuovi assunti. Una proposta che sembra andare incontro alle richieste della Con- findustria: «Ancora una volta abbiamo posto il problema relativo alla pressione fiscale e al cumulo contributivo», racconta Fossa. Per gli imprenditori i neoassunti potrebbero recuperare il vuoto contributivo senza gravare sulle casse dello Stato, ma riscattandoli con un sistema analogo a quello usato per i corsi di laurea. In questo modo gli sgravi potrebbero essere duraturi e potrebbero forse, secondo gli imprenditori, essere accettati più facilmente dall'Unione Europea che vigila sulle distorsioni della concorrenza. Gli industriali segnalano anche il loro giudizio favorevole sulla legge 488 considerata quella che «ha meglio funzionato in questi anni» in materia di incentivi industriali. Il problema è il solito: trovare i soldi per finanziare le agevolazioni. Per ora il governo e la Confindustria si trovano d'accordo, come osserva Fossa, sulla «necessità di ridare slancio al sistema Paese e al sistema imprenditoriale» per fronteggiare le difficoltà internazionali: la crisi russa, la tempesta asiatica, le tensioni sudamericane. «Ci sono alcune preoccupazioni per il calo delle esportazioni di alcuni prodotti in alcune aree», dice Fossa. Roberto Ippolito La Confindustria a Palazzo Chigi: «Ancora una volta abbiamo posto il problema relativo a pressione fiscale e cumulo contributivo» Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi
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