Quando c'è un solo padrone

Quando c'è un solo padrone CONDOMINIO Quando c'è un solo padrone IB1TO in un palazzo costituito da dieci unità immobiliari, con un unico proprietario, che oc- leupa due appartamenti, mentre gli altri nove li ha affittati. Nel palazzo ci sono alloggi di due locali e altri di tre. Nonostante questo, il proprietario continua a ripartire le spese in parti uguali tra gli appartamenti, suddividendo per consumi l'acqua e per millesimi il riscaldamento. Gli inquilini degli appartamenti più piccoli hanno più volte protestato, ma il proprietario continua imperterrito per la sua strada. Che cosa si può fare? CODICE CIVILE Forse daremo un dispiacere alla signora Eleonora N. di Torino, ma temiamo che proprio non si possa fare nulla nei confronti del suo padrone di casa. Perché si possa parlare di condominio (e perché, quindi, siano applicabili le norme del codice civile sul condominio, articolo 1117 e seguenti) è necessario che ci sia una proprietà divisa tra almeno due proprietari. In un caso come quello prospettato dalla nostra lettrice il proprietario ha soltanto l'obbligo di suddividere secondo equità le spese e di fornire all'inquilino le pezze giustificative. RISCALDAMENTO Non sarebbe giusto suddividere in parti uguali il riscaldamento, perché gli alloggi di maggiore dimensione ne usufruiscono maggiormente; è giusto far pagare l'acqua a consumo (misurato o presunto) ma sui servizi comuni (portineria, pulizie, luce, manutenzione della caldaia ecc.) la legittimità di una ripartizione in parti uguali in un caso come quello della nostra lettera non ci pare contestabile, tranne in un particolare. PORTINERIA La ratio delle norme sul condominio è che le spese vanno pagate a seconda del valore delle varie unità immobiliari. La presenza di un servizio di portineria porta senz'altro a un incremento di valore di tutto il palazzo e chi possiede un appartamento più grande ne beneficia di più rispetto a chi ne possiede uno più piccolo e quindi è giui sto che paghi di più. Nel caso di un palazzo affittato, il fatto che la portineria aumenti il valore del palazzo non porta nessun vantaggio a chi abita gli appartamenti. PULIZIA SCALE E veniamo al particolare cui accennavamo sopra. E' discutibile che sia giusto ripartire la pulizia delle scale in parti uguali. Gli inquilini del primo piano, infatti, ne usufruiscono maggiormente rispetto a quelli del piano terra e così via. Qui si potrebbe adottare il criterio del codice civile per i condomìni (metà per piano metà per valore). Ma si tratta quasi di un cavillo, perché, nella realtà, anche molti condomìni rierogano da questa norma che, oltretutto, quando la pulizia rientra nei compiti per i quali viene compensata una custode diventa di difficile applicabilità. ASCENSORE Sarebbe invece senz'altro consigliabile ripartire per piano le eventuali spese di esercizio di un ascensore. Ma, se il proprietario si ostinasse a suddividere per millesimi anch queste, molto difficilmente lo si potrebbe far recedere per vie legali. In fondo, nel suo palazzo, pur con qualche limite, può fare quel che vuole. Gino Pagliuca

Persone citate: Eleonora N., Gino Pagliuca

Luoghi citati: Torino