Un mix ben diversificato con Btp, Ctz, Cct e Bot

Un mix ben diversificato con Btp, Ctz, Cct e Bot IL PORTAFOGLIO SUGGERITO Un mix ben diversificato con Btp, Ctz, Cct e Bot FLUTTUAZIONI Quali saranno i comportamenti da tenere per i prossimi mesi? Anche se si investe in titoli di Stato, occorre valutare qual è la propria propensione al rischio, se si è o meno disposti, in pratica, a investire in emissioni con durata medio lunga. Perché, ci si potrebbe chiedere? Perche le quotazioni di questi titoli sono maggiormente esposte alle fluttuazione dei tassi internazionali e, di conseguenza, non è improbabile che possano sì salive, ma, in determinate situazioni, manifestare la tendenza opposta. IN ATTESA DELL'EURO La difficoltà maggiore che si presenta a chi voglia analizzare il possibile percorso dei tassi non è tanto ciò che potrà accadere alle Borse, ma quale sarà il livello dei tassi dell'Euro, la moneta che dal prossimo gennaio sarà il riferimento per le transazioni commerciali e finanziarie di una parte importante del mondo. Se il livello fosse troppo basso, la moneta rischierebbe di partire debole nei confronti del dollaro statunitense o della sterlina inglese o dello yen, anche se, in quest'ultimo caso, il confronto è meno importante. In condizioni di normalità, come quelle di fine estate '97, non ci sarebbero stati dubbi sull'opportunità, da parte dei governatori di tutte le principali banche centrali, di procedere a un leggero rialzo dei loro tassi ufficiali, per frenare i possibili focolai di inflazione. RECESSIONE Ora, il problema ha assunto una valenza contraria: il rischio è che le diffuse perdite sui mercati borsistici internazionali siano il sintomo di un grave malessere in tante zone del mondo, il cui effetto nell'immediato possa essere un forte calo dei consumi, con conseguenze inevitabili sui Paesi produttori, Stati Uniti ed Europa in primo piano. Se non siamo alla vigilia di una possibile recessione, non è certo escluso che si assisterà a una forte contrazione delle produzioni mondiali. Per ovviare alla temuta possibilità, è probabile che gli stessi governatori, che un anno fa avrebbero in questi momenti forse alzato i tassi di sconto, procederanno invece a un taglio, di entità non molto rilevante, ma generalizzato, evitando in tal modo contraccolpi sulle monete che, in questa situazione, è preferibile siano il più possibile stabili. A CEDOLA FISSA E INDICIZZATI Come muoversi, dunque, se lo scenario sarà veramente quello descritto? Privilegiando ancora i titoli a cedola fissa, i Btp, anche con durata media e lunga (a seconda della propensione al rischio sopra riportata), e fissando la percentuale di portafoglio loro dedicata al 50%. Dal momento che le turbolenze non sembra siano finite e che gli effetti sui mercati obbligazionari potrebbero manifestarsi in forma anche diversa da quella fin qui evidenziata, è consigliabile tutelare il portafoglio inserendo anche una percentuale di titoli indicizzati, i Cct, pari al 35%, lasciando poi il restante 15% investito in Bot, liquidità o pronti contro termine. Questa composizione dovrebbe essere sufficientemente difensiva e, al tempo stesso, offrire buoni livello di rendimento. Hi 15 U U 15 15 15 U BOT 15%

Persone citate: Cedola

Luoghi citati: Europa, Stati Uniti