La destinazione si sceglie così

La destinazione si sceglie così Si possono indicare fino a dieci enti convenzionati. E c'è la possibilità anche senza essere obiettori di optare per un Paese in via di sviluppo La destinazione si sceglie così TRA gli oltre duemila enti convenzionati con il ministero della Difesa per accogliere gli obiettori di coscienza si trova di tutto. Ci sono Comuni, organizzazioni religiose, enti laici, associazioni di assistenza ai malati e anche, per fortuna una risicata minoranza, qualche sodalizio che ha tutta l'aria di cercare manodopera a prezzo zero. POSTI DISPONIBILI Con la nuova legge, il compito di rivedere ogni anno le liste degli enti convenzionati spetta all'Ufficio servizio civile presso la Presidenza del Consiglio che, presumibilmente, si troverà a fare i conti con un numero crescente di associazioni che chiederanno di poter utilizzare gli obiettori. Ma la maggiore disponibilità di posti non significa automaticamente che un giovane potrà prestare servizio dove desidera. DOMANDA La domanda di obiezione può indicare al massimo dieci enti nei quali si vuole svolgere il servizio. Una mossa opportuna potrebbe essere quella di contattare gli enti convenzionati di potenziale interesse e verificare l'effettiva disponibilità di un posto nel periodo in cui si sarà chiamati a svolgere il servizio. Pubblichiamo in queste pagine l'elenco di Comuni e associazioni convenzionati della provincia di Torino. ELENCHI Per gli elenchi di altre province ci si può rivolgere ai Distretti militari o, come abbiamo fatto noi, agli Uffici Informagiovani (diamo gli indirizzi in alcune città) istituiti in oltre 500 Comuni di tutta Italia. L'associazione «storica» degli obiettori di coscienza in Italia è la Loc (via Mario Pichi 1, 20143 - Milano. Telefono: 02/ 837.88.17-581.01.226 - fax 02/ 581.01.220), dove sono disponibili, suddivise per province, le liste degli enti convenzionati e dove è possibile avere tutte le informazioni sui propri diritti rispetto alla leva. IN TUTTE LE PROVINCE Tra gli enti e associazioni dove è possibile chiedere di svolgere il servizio in tutte le province possiamo segnalare la Caritas, i patronati Acli, i circoli Arci. Ricordiamo inoltre che moltissimi Comuni accolgono obiettori. E' possibile svolgere il servizio negli enti che si occupano di salvaguardia ambientale (Wwf, Italia Nostra, Lipu) o di ricerca scientifica e assistenza ai malati (Unione italiana ciechi, Lega per lotta alla distrofia muscolare, Associazione italiana sclerosi multipla). ALL'ESTERO La legge 49 del 26/2/87, regolamentata dal decreto ministeriale 105/88, consente di svolgere il servizio civile in un Paese in via di sviluppo, anche se la via da percorrere non è semplicissima. Infatti, per essere considerato valido, il servizio deve essere prestato nei Paesi in via di sviluppo ma nell'ambito di progetti presentati da Organizzazioni non governative (Ong) e approvati dal ministero degli Affari Esteri. Il servizio deve avere durata minima di due anni e garantisce la dispensa definitiva dal servizio di leva. OPPORTUNITÀ' Concettualmente si tratta di cosa diversa dal servizio civile: per potere accedere a tale alternativa non è necessario dichiararsi obiettori di coscienza. La legge prevede che possano accedere al servizio nei Paesi in via di sviluppo tutti i cittadini italiani maggiorenni in possesso delle conoscenze tecniche e delle qualità personali necessarie per rispondere alle esigenze dei Paesi interessati, nonché di adeguata formazione e di idoneità psicofisica, prescindendo da fini di lucro e nella ricerca prioritaria dei valori della solidarietà e della cooperazione internazionale. PROCEDURA Al di là delle altisonanti definizioni della legge, nella pratica, al fine di poter cogliere questa opportunità, è necessario avere effettuato la visita di leva ed essere stati dichiarati abili. A quel punto si deve chiedere al ministero il rinvio del servizio militare per tutto il periodo in cui si rimarrà all'estero per il servizio civile. Tuttavia, se la permanenza all'estero dura meno di due anni permane l'obbligo di effettuare l'intero periodo di leva. SEDE A VENEZIA Le Organizzazioni non governative riconosciute idonee dal ministero degli Esteri sono attualmente 129. Per informazioni sui loro progetti, il primo passo da compiere è rivolgersi agli Uffici della cooperazione internazionale, presenti nei maggiori comuni. Il coordinamento, a Venezia, si chiama Forum Italiano delle Città per la Cooperazione decentrata (San Marco 4136 - telefono 041/274.86.95). La sede di competenza a Torino è all'Ufficio Pa¬ ce, Solidarietà e Cooperazione Internazionale (via Frattini 15, telefono 011/309.57.82, fax 011/ 309.56.57). GUIDA INTERNAZIONALE Il Soci (Servizio orientamento cooperazione internazionale) di Milano ha pubblicato una completa guida al volontariato internazionale, al costo di 10 mila lire. Per informazioni: Soci, piazza Duomo 21 - 20121 Milano. Telefono e fax 02/720.04.079. C'è però da dire che i fondi messi a disposizione del ministero degli Esteri sono stati drasticamente tagliati e le opportunità di accedere a questo servizio alternativo sono, per il momento, assai scarse. ESPATRIO C'è anche la possibilità di andare all'estero per proprio conto e non fare né il militare né il servizio civile. Ci sono, tuttavia, regole molto severe da rispettare. Espa¬ trio e cambiamento di residenza devono avvenire entro il giorno che precede la data di presentazione alle armi e non oltre il compimento del 24° anno d'età. L'espatrio deve avvenire per motivi di lavoro o di famiglia originaria (trasferimento o ricongiungimento con famiglia originaria o acquisita). DOCUMENTI Una volta espatriato, l'arruolato deve presentare domanda di dispensa, allegando un certificato di iscrizione all'Aire (Albo italiani residenti all'estero, che viene rilasciato dall'ultimo Comune in cui si è avuta la residenza in Italia) e da una serie di documenti comprovanti il nuovo status lavorativo o familiare. L'esonero definitivo dagli obblighi di leva si ottiene rientrando in Italia dopo aver compiuto il ventiseiesimo anno di età. Pagine a cura di GINO PAGLIUCA INFORMAGIOVANI, UFFICI PE ALESSANDRIA Via Alfili 2 tfWV AOSTA ASTI BIELLA BOLOGNA CAGLIARI CATANIA CUNEO FIRENZE GENOVA IMPERIA LA SPEZIA Via Garibaldi 7 Piazza Alfieri 29 Via Italia 27/a Via Pier De Crescenzi 14 Via Salaris 17 0131266079 MILANO 2>] napoli"' NOVARA PADOVA ROMA SAVONA 0141433308 0153507381 051524987 Piazza MaHeotii 3/4 Vìa Roma 2 Vicolo S. M, Maggiore 1 Piazza Matteotti 62 r Viale Rimembranza 16 070401352 167018155 0171444421 055218310 Corso Cavallotti Vicolo Ponte Molino 7 Piazza della Maddalena 53 Via Montufbano 14 TORINO-Circ.2 Via Guido Reni 102 TORINO-Circ.3 Via Monte Ortigara 95 0105324465 018361742 018721062 S. Marco 1529 Corte Confarina Via Pietro Micca 3 TORINO-Circ.7 Corso Vercelli 15 VENEZIA VERBANIA Piazza Martiri di Trarego 8b VERCELLI Corso Libertà 300 0198484847 0114435250 0114435350 0114435752 0412747637 0323519550 0161252740 Se È 1

Persone citate: Gino Pagliuca Informagiovani