Nel mondo dello spirito

Nel mondo dello spirito Nel mondo dello spirito / disegni Boscimani a puntini mazioni visive. Una tale abilità veniva a essere combinata con la produzione di endottiche (puntini) durante le cerimonie del trance. Ai puntini dell'allucinazione (Sac) si sovrapponevano le immagini delle forti esperienze del cacciatore (animali) e le sue credenze (teriantropi e sciamani), che venivano poi riprodotte allo scopo di raccontare il viaggio nel mondo dello spirito, sulle pareti di arenaria. Il ragazzo, se mai avesse potuto sposarsi, avrebbe passato geneticamente (oltre che culturalmente) una tale capacità ai figli. Immagine: un cielo stellato, con milioni di punti luminosi. Una cerimonia religiosa, o anche solo una danza profana. Gli uomini dell'antichità, Greci compresi, videro allora esseri viventi tracciati nel cielo, da una stella all'altra: la nascita delle costellazioni, figure arbitrarie a due dimensioni in uno spazio a tre, infinito. (a. sai.] FATTO etnologico: un giovane boscimane venne catturato per rappresaglia da un commando sudafricano nei pressi dei monti Drakensberg, nel 1862. Se gli veniva richiesto di disegnare qualcosa, si avvicinava alla parete di arenaria e cominciava a segnare un insieme di puntini, senza apparente connessione tra loro («come le stelle del cielo», scrive R.J. Mann che raccolse all'epoca molto materiale sulle tecniche boscimane). Dopo essersi sentito soddisfatto del numero dei puntini, il ragazzo univa il tutto in una sola linea, da punto a punto, formando così un animale, che si sviluppava gradualmente davanti agli occhi degli osservatori. Il tutto a mano libera e senza correzioni. Il ragazzo affermò che questo era l'unico metodo che i Boscimani usassero per la propria arte rupestre. Ipotesi cognitiva: il ragazzo aveva ovvie capacità eidetiche di ritenere le infor¬

Persone citate: Greci, Mann