La scienza americana parla latino

La scienza americana parla latino CURIOSITÀ' La scienza americana parla latino D MPEACHMENT è parola a tornata di moda in questi I giorni, e di nuovo si è sentito il lamento dei puristi nella nostra lingua per lo straripare dell'inglese. D'altra parte una traduzione diretta non risulta sia stata proposta. Eppure tutto è partito da noi, o meglio dai nostri padri: impeachment viene dal verbo latino impedicare. Concetto acquisito nella cultura giuridica anglosassone, trasferito oltre oceano, e da lì tornatoci ora con clamor di media. A proposito, media non viene dal latino? Ma non sono questi gli unici esempi di ritorno dall'America della nostra lingua madre: paradossale è il caso del fax, che gli statunitensi si ostinano a scrivere per esteso facsimile, anche sulle loro pur piccolissime carte da visita, mentre qui come se ci vergognassimo delle radici della nostra cultura sentiamo il bisogno dell'esterofilo monosillabo, con tanto di x. Tutto il linguaggio scientifico americano traborda di latino, a partire dalla medicina. Non è facile trovare il nome di una malattia che non ci sia perfettamente familiare: appendicitis, colitis, colica, hepatitis; pneumonia, meningitis. Sembra il latino maccheronico del Dottor Purgone o del Dottor Balanzone ed è invece il ricordo di quando c'era una convergenza delle culture su di una unica gloriosa lingua, della quale noi - che ne siamo gli eredi diretti - facciamo di tutto per cancellare la traccia. Ma non è solo nelle discipline più antiche, come legge e come medicina, che gli americani fanno uso del latino: ogni volta che il progresso porta al bisogno di un vocabolo nuovo vi ricorrono sempre più spesso, ed anche per le tecniche più avanzate. Quando al cinema o alla Tv si vede arrivare una diligenza capita che per qualche momento le ruote girino al rovescio: il complesso fenomeno do*vuto all'avvicinarsi': della frequenza di rotazione delle ruote a quella di campionamento dei fotogrammi, si chiama aliasing, dal latino alias, perché le immagini sono altro rispetto al giusto. E così i suoni, i rumori, sono composti da una serie di segnali elementari sinusoidali, 11 cui insieme (che li caratterizza) si chiama spectrum, e se c'è da farne il plurale, si va in perfetto latino a spectra. Un mare sono le parole latine nella tecnica di marca americana e perciò diffuse in tutto il mondo: inertia, data, formula, radius, momentum, minimum, maximum, plus, minus, solo come esempi. Ma il latino traborda anche nel lessico più comune: le 24 ore della giornata vengono divise in 12 a.m. e in 12 p.m. ossia ante meridiem e post meridiem. Ma non chiedete mai cosa vogliono dire quelle letterine perché non lo sa nessuno: la curiosità non è nei geni degli americani (peraltro neppure nei nostri). E nello scrivere si trova spesso Le. (ossia id est) col significato di cioè. Anche l'italiano è ben presente con molte parole sui quotidiani americani, che non sfoggiano certo un lessico sofisticato: è netta l'impressione che usino più parole italiane gli americani (il latino è addirittura fuori discussione), di quante americane ne usiamo noi. Possiamo dunque tranquillamente parlare di impeachment (vogliamo dire impedicamento?) senza temere di sentirci per questo succubi di una moda o di una cultura linguistica egemone. Faremmo molto meglio invece ad aver cura di diffondere fra noi il latino, e basterebbe anche solo di quel tanto che lo fanno gli altri. Amen. Giorgio Mineili Università di Bologna

Persone citate: Giorgio Mineili Università

Luoghi citati: America, Bologna