GASTELLANETA UN AMORE MENTALE

GASTELLANETA UN AMORE MENTALE GASTELLANETA UN AMORE MENTALE IUSCIRA' il nostro eroe a vincere in duecentocinquantasei pagine la dura lotta col demone mezzano? Ce la farà il nostro prof, esperto in stilnovismi e petrarchismi a pilotare le vele insidiose dell'età preclimaterica (una moglie, un figlio militare) senza bagnarsi almeno un po' nelle acque della più tipica ? Con queste domande da eserciziario amoroso gio delle seduzioni? Con queste domande da eserciziario amoroso gioca su tenue filo l'ultimo romanzo di Carlo Castellaneta, L'amore immaginario, pubblicato da Mondadori. Lui si chiama Adelio Franchetti, tiene corsi all'Università di Milano (una Milano appena accennata) sui poeti del Duecento, prende appunti per un altro corso sullo Zibaldone di Leopardi e nell'albore innaturale di una notte in de appunti per un altro corso sullobore innaturale di una notte insonne scopre il miracolo atmosferico di una nevicata inattesa insieme con quello più umano di un ricordo che agisce con arcano incanto analogico: la cartolina d'auguri di un'ex allieva ricevuta il mattino del giorno prima. Non è che l'avvio di un tortuoso percorso ad ostacoli con cui il professor Franchetti si allena a fare dell'amore una pura creazione mentale, affinando la sua muscolatura erotica in arabeschi di sogno. Mai un filo di ironia che lo illumini, mai un gesto di allegria terapeutica che sospenda la solennità di un'impresa francamente un po' troppo seriosa. Franchetti non lavora intorno alla bella Diana Del Monte (un nome un destino) come potrebbe accadere nel più previsto dei copioni e come al professore è già accaduto al più banale dei congressi (l'amore di carne che si chiama Nadia, anagramma di Diana), ma invece come un sacerdote che offici intorno al sancta sanctorum dell'unica possibile durata: quella della rinuncia. Il protagonista è soccorso da una moglie duttile e sapiente, che si chiama Elena, capace di equilibrismi brillanti e di mosse enigmaticamente astute; la sua liaison con l'ex allieva si muove in circonvoluzioni rischiose, in curvature manieriste, in pieghe ambigue e contraddittorie. Ma sempre al di qua di ogni mossa che possa risultare definitiva¬ mente compromettente o semplicemente risoluta. Tant'è che quando nei pretesti degli incontri e nei richiami del sangue continuamente depurato dall'ossigeno delle belle intenzioni parrebbe succedere qualcosa, nemmeno quello è il momento giusto. L'improvviso di una vacanza al mare potrebbe sciogliere ogni ambiguità, ma il nostro professore, che pure vien messo alla dura prova degli inviti galeotti, si comporta in modo intemerato, investendo sul suo «capitale di fantasia» come il più accorto dei broker. Diviso tra le due donne, lui si bilancia con molto riserbo e qualche impaccio ma con discreta scioltezza, vivendo l'amore istituzionale come un marito perbene e difendendo l'«amore immaginario» dalle contaminazioni del «senso comune». Una perfezione così geometricamente equanime che non convince per niente, perché ciò che va bene per le poesie degli stilnovisti non va altrettanto bene per chi le imiti come se fossero la vita (e anche l'umore della moglie, a lungo andare, non regge all'equivoco senza qualche incrinatura). Che «idillio senza fine» potrà mai essere quello che poggia sulla più ipocrita e senile delle utopie? Giovanni Tesìo L'AMORE IMMAGINARIO Carlo Castellaneta Mondadori pp. 256 L. 29.000

Persone citate: Adelio Franchetti, Carlo Castellaneta, Franchetti, Giovanni Tesìo

Luoghi citati: Milano, Mondadori