INVISIBILI EROISMI VERSO FLOSSENBURG

INVISIBILI EROISMI VERSO FLOSSENBURG INVISIBILI EROISMI VERSO FLOSSENBURG OSSONO convivere tragedia e serenità? Può il dramma delle persecuzioni e della guerra assumere i caratteri di mia esemplare normalità? Da mi carteggio di circa duecento lettere, Alberto Cavaglion, studioso dell'ebraismo, ha ricostruito la storia d'una famiglia della buona borghesia torinese, colpita dalla violenza fascista e razziale: il padre o di concentramento, un figlio nella lotta partigiana, sore e un secondo figlio. Si tratta d'mia vicenda fuori del aspetti, che tuttavia mette in scena personaggi del tutto one come tante altre: «Un padre premuroso, mia mamfigli che coltivano seri studi, ma anche amano divertirestimoniano una moralità che trasforma eventi terribisperienza esistenziale. ella d'un medico ebreo, Giuseppe Diena, nato nel 1883, dll muore in un campo di concentramentpravvivono la madre e un secondo figcomune per molti aspetti, che tuttavinormali. Sono persone come tante altma affettuosa, due figli che coltivano si». Le loro lettere testimoniano una mli in paradigmi di esperienza esistenzLa famiglia è quella d'un medico eblibero pensatore e maestro della massoneria, mentre la moglie Elettra Bruno veniva da un ambiente di cattolici praticanti. I loro figli, Paolo (del 1920) e Giorgio (del 1921), non ricevono alcuna educazione religiosa. Antifascista per scelta morale piuttosto che per passione politica, il dottore appare a Cavaglion come un uomo che cerca di conciliare in una visione sincretica antideologica ebraismo, massoneria e anche la vicinanza a un ambiente cattolico di larghe vedute. Nel gennaio del 1942, dopo una perquisizione, viene arrestato: denunciato al Tribunale Speciale, sarà assolto. Rifugiatosi in collina, due anni più tardi, nell'estate dèi 1944, quando già i figli sono saliti in montagna, viene catturato con un romanzesco inganno: tradotto al campo di concentramento di Bolzano, sarà deportato nel Lager di Flossenburg, da cui non farà più ritorno. Negli stessi giorni della de¬ portazione, il figlio Paolo muore, ucciso dai repubblichini. Questi i fatti nella loro secchezza. Attorno ad essi, Cavaglion ha costruito una struttura narrativa di impianto classico, che contrappone i diversi punti di vista dei quattro protagonisti. Il suo libro si compone infatti di quattro capitoli, «Il dottore», «La madre», «Paolo» e «Giorgio», ognuno dedicato a una personale angolatura. Come spiega lo stesso autore in una Nota al testo che mette a disposizione dei lettori informazioni di carattere documentario, le quattro visuali più che contrapporsi appaiono complementari: solo rintracciando i fili sotterranei che uniscono ogni lettera alle altre si può arrivare a conoscere e comprendere l'intera vicenda. Ecco la Via invisibile che dà il titolo al libro. Il significato fondamentale di Paolo Diena ( ad Aosta nel Morì assassin; dai repubblici Alberto Cava ha ricostruito la storia della sua famiglia in «Per via irv PER VIA INVISIBILE Alberto Cavaglion // Mulino pp. 102 L 16.000

Persone citate: Alberto Cava, Alberto Cavaglion, Cavaglion, Elettra Bruno, Giuseppe Diena, Paolo Diena

Luoghi citati: Aosta, Bolzano