Hemingway ride di Hollywood

Hemingway ride di Hollywood Appunti inediti in versi Hemingway ride di Hollywood Yf\ LONDRA N tenorino da strapazzo che gorgoglia in un microI I fono della Nbc, un ometto \J I che fa le flessioni al ritmo «un-dué, un-dué» scandito da una radio della Rea e un aereo che romba nei cieli erano per Hemingway tra gli accessori indispensabili della Hollywood Anni 30, in cui gli attori imparavano a volare, cercavano di perdere chili e credevano nelle loro svenevolezze. Le vignette, disegnate da sua moglie Martha Gellhorn, illustrano a margine una tipica pagina dattiloscritta di un brogliaccio inedito che andrà all'asta in Inghilterra il 30 settembre. Firmati da «Ernest Hemingstein», pseudonimo dello scrittore, i circa 100 fogli di appunti per un libro che avrebbe dovuto chiamarsi Holl^vood Ex press sono la presa in giro di un mondo in cui i copioni erano brutalizzati dagli studios fino a diventare irriconoscibili a chi li aveva scritti. Le parti finite dell'opera, lasciata incompiuta, sono in versi: poesie satiriche come Segni della primavera nelle tene di Hollywood le altrove), che sbeffeggia gli «attori che cambiano moglie» e le golosità da tabloid: Clark Gable che telefona a Carole Lombard ben «quattro volte al giorno, anziché due». Il manoscritto, che si può leggere per concessione di Denhams, la casa d'aste di Horsham, West Sussex, rivela un umore tra il becero e l'impertinente. Appartiene a Jay Sicre, uomo d'affari spagnolo che lo ha ereditato da suo padre Ricardo, amico di Hemingway. Hollywood Express sarà battuto Ernest Hemingwe Ava Gardner ay insieme con la metà della collezione, circa 250 lotti che comprendono la giacca da torero di Manolete, la portatile usata per le corrispondenze di guerra di Hemingway, il reggiseno preferito e la chitarra di Ava Gardner, il kimono che passò dalle mani di Lawrence d'Arabia a quelle di Winston Churchill, Robert Graves e Ava Gardner, nonché un olio di Salvador Dali, Gala ninfa marina, dipinto dentro una cartella da documenti. Jay Sicre ha avuto mentori memorabili: suo padrino era lo stesso Hemingway, madrina Ava Gardner. Il libro che doveva fare il verso agli amici che, nelle parole dello scrittore, «si svendevano a Hollywood», è composto da una serie di frammenti. «Molti personaggi - spiega a La Stampa Garth Denhams - sono nascosti dietro al loro pseudonimo e la loro identità è difficile da decifrare». L'anno prossimo il centenario della nascita dello scrittore vedrà la pubblicazione in America di mi altro inedito, il romanzo Tnie at First Ligìit. Ma questi appunti rivelano una vena sorprendentemente leggera. I 47 versi che alludono a Gable e Lombard ritraggono la fatuità di un mondo che Hemingway non disdegnava di praticare e in cui non era possibile dissociare «ragazze sulle spiagge, meno i vestiti / lentiggini, scottature e nasi squamati)' dai tenori melensi che chiedono la promessa di «riso, scarpe e lune di miele, perché la primavera è qui». Ma alla fine si chiede: «Che cosa sono queste scemenze che bercio?». Maria Chiara Bonazzi Ernest Hemingway e Ava Gardner

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