Zanussi prepara in Cina un polo per i frigoriferi di Valeria Sacchi

Zanussi prepara in Cina un polo per i frigoriferi Firmata joint-venture al 50% con Wambao Zanussi prepara in Cina un polo per i frigoriferi E' il terzo accordo raggiunto nel Paese Investimenti per 20 milioni di dollari CANTON DAL NOSTRO INVIATO Prosegue la lunga marcia della Zanussi nel Celeste Impero. La crisi del Pacifico non frena infatti i programmi in Cina di Ecc, divisione nella quale sono riunite le attività mondiali nei compressori e nei componenti elettrici di Electrolux, comprese quelle di Zanussi Elettromeccanica. Dopo Tianjin (Pechino) e Shanghai, Leonello Verduzio, numero uno di Ecc, firma la terza joint-venture a Canton con la cinese Wambao. Un accordo al 50% nel quale Wambao mette il suo stabilimento di compressori mentre Zanussi Elettromeccanica ne prende la gestione con l'impegno a ristrutturarlo per elevante la capacità produttiva da 1,8 a 2,8 milioni di compressori «ecologici» che, sommati a quelli che escono da Tianjin e Shanghai, dovrebbe portare a raggiungere entro il 2001 quota sei milioni di pezzi all'anno. Un'operazione «compressori» iniziata nel '93 con la prima joint a Pechino che, complessivamente, costerà a Zanussi cento milioni di dollari. «Perché in Cina? Perché è uno dei poh di sviluppo del mondo», spiega Verduzio: «Nei compressori siamo i primi al mondo con una quota del 40% in Europa e del 30% negli Usa. La Cina è il secondo produttore mondiale di prodotti industriali. Per essere globali bisogna continuare ad essere i primi anche in Citta». Certo, la preoccupazione che la Cina rallenti, e di conseguenza rallenti la domanda di frigoriferi, esiste. Ma Verduzio si augura che la «Cina regga». Se poi non dovesse reggere e fosse costretta a svalutare, si pareggeranno i conti esportando dalla Cina a prezzi competitivi. Non a caso il previdente Verduzio ha collocato lo stabilimento di Shanghai nella «zona franca» di Pudong. Insomma, comunque vadano le cose il progetto Cina reggerà. Sanza contare che le difficoltà dei produttori giapponesi e coreani di compressori, da Matsushita a Samsung, potrebbero aprire ottime prospettive di shopping. Lo ammette Verduzio, che tiene gli occhi ben aperti, anche se precisa che «è ancora troppo presto», i tempi non sono maturi. Intanto il focus resta sulla Cina e sui suoi 400 milioni di famiglie di cui solo 80 milioni possiedono (forse) un frigorifero. E difatti il prossimo, imminente passo è quello di riunire i partner delle tre joint-venture (a Tianjin la Haihé, a Shanghai la Shanghai Refrigeretor Compressor e la Shanghai Spaceflight Corporation) non solo in un centro di ricerca che metta a punto il compressore ideale per le condizioni del mercato cinese dei frigoriferi, ma unifichi, controllati dalla Zanussi, il marketing, la vendita e l'assistenza. La joint-venture con Wanbao completa da Nord a Sud la presenza Zanussi in Cina, dove il gruppo di Pordenone, a partire dall'84 aveva accelerato la presenza, battendo i concorrenti giapponesi. E poiché il settore compressori di Wanbao verrà privatizzato a fine mese con la quotazione in Borsa, esiste già un accordo che porterà Zanussi ad avere nel capitale di Wanbao una partecipazione del 25-30%, un investimento da 20 milioni di dollari. Nonostante i vari cedimenti nelle economie di molti Paesi, Ecc chiuderà il 1998 con una crescita significativa del fatturato (oltre 2000 miliardi contro i 1700 del '97) e un rafforzamento della quota di mercato nei compressori che, a livello mondiale, supererà il 22%. Valeria Sacchi

Persone citate: Leonello Verduzio, Sanza, Wambao Zanussi, Zanussi