In cella Amato, il re della pasta

In cella Amato, il re della pasta Per concussione In cella Amato, il re della pasta NAPOLI. Il cavaliere Giuseppe Amato, titolare dell'omonimo pastificio salernitano, uno dei più vecchi e noti in Italia, e stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta Asi (Area di sviluppo industriale) di Salerno. L'accusa è di truffa e concussione. Ad Amato, 73 anni, di San Cipriano Picentino, ex presidente degli industriali salernitani, sono stati concessi gli arresti domiciliari. I carabinieri del Ros gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Salerno, su richiesta dei sostituti Spiezia e Volpe che indagano sulle tangenti per le aree di sviluppo industriale. Gli stessi carabinieri hanno eseguito il sequestro preventivo di due miliardi costituenti il prodotto - così si legge nel comunicato firmato dal procuratore Apicella - dell'attività criminosa dell'indagato. Amato si era dimesso dal consiglio direttivo del consorzio Asi nel novembre scorso, tre mesi dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. L'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari è l'ultimo capitolo dell'inchiesta avviata in seguito al cambio di destinazione delle Asi in aree commerciali. L'indagine iniziò nel marzo '97 e riguarda soprattutto la zona di Battipaglia, il cui sindaco, Ferdinando Zara, venne arrestato e poi scarcerato. Nell'inchiesta fu coinvolto anche l'ex direttore dell'Asl, Alfonso Bevilacqua. Nel maggio scorso, nell'ambito dell'indagine, successivamente estesa alle Asi di Salerno, venne arrestato anche Vincenzo lannizzaro, coordinatore di Forza Italia. In luglio toccò all'armatore napoletano Diego Attanasio, e un'informazione di garanzia giunse ad Amato. L'inchiesta ha coinvolto il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, e il presidente dell'Asied ed ex assessore comunale, Ernesto Ricciardi. Quest'ultimo, in seguito al coinvolgimento nelle indagini, si dimise dall'incarico. Le accuse di truffa ai danni dello Stato e false comunicazioni sociali contestate ad Amato si riferiscono «alla concessione di un finanziamento, da parte del ministero dell'Industria, per l'ampliamento dello stabilimento industriale della società Antonio Amato Molini e Pastifici». Lo specificano gli avvocati dell'industriale della pasta, Lentini e Colarieti, che rendono noto che l'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, per un periodo massimo di 30 giorni, è stata motivata con «esij gonze probatorie». I legali annunciano la pre' sentazione di un'istanza al tri: bunale del riesame di Salerno ! per la revoca della misura cauI telare «ritenendo - è scritto nel i documento - l'insussistenza sia I di gravi indizi, sia di esigenze cautelari». A questo proposito gli avvocati sottolineano che «sui conti correnti della società sono già stati vincolati circa 900 milioni, pari all'acconto del finanziamento già erogato, e integralmente garantito da fideiussione bancaria». [m. e]

Persone citate: Alfonso Bevilacqua, Antonio Amato, Apicella, Diego Attanasio, Ernesto Ricciardi, Ferdinando Zara, Giuseppe Amato, Lentini, Vincenzo De Luca, Volpe

Luoghi citati: Battipaglia, Italia, Napoli, Salerno, San Cipriano Picentino