Oblò oddio, in cabina c'è la terranei di Stefano Mancini

Oblò oddio, in cabina c'è la terranei Genova: sul gigante da 80 mila tonnellate anche una replica del Caffè Florian Oblò oddio, in cabina c'è la terranei La Costa Crociere presenta la sua ammiraglia GENOVA DAL NOSTRO INVIATO E' alta come la Torre di Pisa, ampia quanto 20 stadi di calcio, pesante come 80 mila auto e andrà per mare. E' la «Costa Atlantica», prossima ammiraglia della Costa Crociere, in costruzione nei cantieri navali di Helsinki. Ne uscirà nel maggio del Duemila, annuncia la società armatrice. Le ragioni di un investimento da 700 miliardi? «Il mercato delle crociere ha avuto un boom e noi prevediamo che la crescita continui». L'occhio è rivolto agli Usa: 4 milioni e 800 mila croceristi all'anno, contro il milione e 300 mila di europei (200 mila gli italiani). «Esistono le premesse per fare altrettanto», giurano gli esperti del marketing. I progettisti hanno puntato su una innovazione: le cabine con i balconi. Sfruttando lo spazio in modo nuovo, 770 cabine su 1056 saranno esterne, e 676 godranno di una terrazza sul mare, così come le 60 suite, disposte quasi tutte a poppa. Seconda novità: sulla nave rivivrà il «Caffè Florian», uno dei simboli di Venezia. Aperto nel 1720 in Piazza San Marco, ha visto tra i suoi avventori Casanova, Vivaldi, Foscolo, Goethe, Dickens, Stravinski. Sulla nave ne saranno riprodotti gli arredi e, almeno nelle intenzioni, le atmosfere. La Costa Atlantica (il nome è il risultato di un concorso interno fra i dipendenti) è una sorta di città galleggiante. Presentata ieri a Genova («abbiamo atteso che dai cantieri Kvaerner Masa uscisse il primo modello in scala»), è alta 60 metri dalla chiglia, larga 32 metri e lunga 292. Può trasportare 2680 passeggeri a una velocità di 22 nodi. E come una città è attrezzata. La corrente elettrica: sei generatori produrranno 70 megawatts, l'energia sufficiente a illuminare città come Genova, Edimburgo e Baltimora (metà servirà al sistema di propulsione, il resto sarà utilizzato per i servizi di bordo). L'acqua: ogni giorno saranno disponibili 700 mila litri. Il carburante: il consumo previsto è di 48 tonnellate al giorno con la nave ferma e operativa, che diventano 192 alla velocità di crociera. Le piscine saranno tre, più una per i bambini. Due le parabole satellitari per ricevere canali tv da tutto il mondo, 10 gli ettari di superficie utile destinata ai passeggeri e all'equipaggio. L'idea che la Costa vuole sfatare è quella del crocerista tipo anziano. «Trasportiamo 150 mila persone l'anno, di cui 45 mila sposini in viaggio di nozze. L'età media è inferiore ai 40 anni». La filosofia degli armatori è quella di offrire un albergo in movimento con l'animazione e le attrezzature di un villaggio di vacanza. Così la crociera ai Tropici di sette giorni diventa un itinerario alla scoperta di altrettante isole. La nave viaggia (e offre spettacoli e feste) di notte, mentre di giorno attracca in spiagge sempre diverse. Nel Mediterraneo si aggiunge la scusa della cultura. «A Istanbul, per esempio, noi prevediamo un giorno intero di sosta spiegano alla Costa -. Gli ospiti possono scendere, ma non hanno bisogno di disfare le valigie e di portare con sé i bagagli». Stefano Mancini Una nave della Costa Crociere

Persone citate: Caffè Florian, Casanova, Dickens, Foscolo, Goethe, Stravinski, Torre Di Pisa, Vivaldi

Luoghi citati: Baltimora, Edimburgo, Genova, Helsinki, Istanbul, Venezia