Freddato un missionario italiano

Freddato un missionario italiano Padre Luigi Andeni, 63 anni, religioso della Consolata, era in Africa dal 70 Freddato un missionario italiano In Kenya durante una tentata rapina nella notte NAIROBI. Tre raffiche di fucile in pieno petto. E' morto così padre Luigi Andeni (63 anni), missionario della Consolata e parroco dal 1996 di Archer's Post, nel Nord del Kenya. Forse un tentativo di rapina ha spinto tre uomini armati di mitragliatori, con addosso divise militari, a penetrare nella missione nel distretto di Samburu a tarda sera di lunedì, intorno alle 23. In quel momento, il missionario italiano era seduto nella veranda insieme con il diacono kenyano William Otieno, dopo un incontro con le suore che lavorano nell'annesso dispensario. «Il commando ha ordinato a padre Andeni e al diacono di sdraiarsi in terra, ma solo il secondo ha obbedito, mentre il missionario si è alzato e si è diretto verso i rapinatori, chiedendo cosa volessero - raccontano dalla missione -. La mossa di padre Andeni ha colto di sor¬ presa gli aggressori e il diacono ne ha approfittato per fuggire e dare l'allarme, ma è subito tornato sui suoi passi dopo aver udito tre colpi d'arma da fuoco. I tre rapinatori erano fuggiti, mentre padre Andeni era accasciato in terra, ferito al braccio sinistro, alla mano destra, quasi del tutto amputata, e allo stomaco». Dopo un tentativo di tamponare le ferite, i religiosi hanno deciso di trasportare padre Andeni nel più vicino ospedale, a di Wamba - che dista circa 70 chilometri da Archer's Post, lungo una pista in terra battuta -, ma il missionario è morto poco prima dell'arrivo, in nottata. Padre Luigi Andeni era nato il 25 novembre del 1935 a Barbariga un piccolo paese della Bassa bresciana. Entrò in seminario nel 1959 e venne ordinato sacerdote nel 1964. Nel settembre del 1970 fu inviato in Kenya dove ha sempre prestato il suo servizio missionario nella diocesi di Marsabit (Moyale, Sololo, Atcher's Post, Sukuta, Archer's Post), eccetto un periodo di sei anni trascorsi in Italia. Dal 1996 era parroco di Archer's Post, la prima missione della diocesi di Marsabit. «L'Africa era tutta la sua vita. Era il suo sogno lavorare là. L'abbiamo visto l'ultima volta due anni fa, quando è venuto a trovarci», racconta la cognata del sacerdote, Giulia Baiguera, moglie di Angelo, uno dei due fratelli di padre Luigi che aveva anche tre sorelle, di cui due suore. «Non ricordo una persona così generosa. Quando, di tanto in tanto, veniva a casa portava con sé i filmati di quello che faceva in Kenya». Riguardo a chi ha ucciso padre Luigi: «Sono dei banditi. Non hanno nulla a che vedere con le persone che lui aiutava. Ma là è così, per miseria e disperazione si uccide per un pezzo di pane». «Ora - conclude - stiamo facendo di tutto per portarlo a casa e farlo sepellire qui». Con padre Adeni sono tre i missionari della Consolata uccisi nel distretto di Samburu: padre Stallone nel 1965 e padre Graiff nel 1981. I funerali del padre sono previsti per venerdì a Maralal, dove c'è un cimitero dei missionari della Consolata. Saranno celebrati dal vescovo di Marsabit, monsignor Ravasi, e dal Nunzio apostolico del Kenya Giovanni Tonucci. [e. st.] Padre Luigi Andeni

Persone citate: Giulia Baiguera, Graiff, Padre Luigi, Ravasi, Wamba, William Otieno

Luoghi citati: Africa, Barbariga, Italia, Kenya, Kenya Giovanni Tonucci, Nairobi