« Via Comencini»

« Via Comencini» « Via Comencini» // sindaco dijesolo attacca il segretario PADOVA. La «fronda veneta» minaccia di spaccare il Carroccio. Ieri il sindaco di Jesolo, Renato Martin, ha chiesto pubblicamente le dimissioni del segretario nazionale della Liga Veneta Fabrizio Comencini accusato di «badare solamente alla poltrona, la sua e quella dei suoi sostenitori, e di cercare in ogni modo d'ostacolare la costituzione della Padania e dell'unità dei popoli del Nord». Secondo Martin, Comencini avrebbe «totalmente blindato i vertici regionali del Carroccio con un'operazione che tende a delegittimare il segretario Umberto Bossi». E' possibile (come dicono i vertici leghisti) che la sortita del sindaco di Jesolo sia un'iniziativa autonoma, ma c'è anche chi non esclude che Renato Martin sia stato in realtà «imbeccato» dallo stesso Bossi i cui rapporti con Comencini si sono andati gravemente deteriorando nelle ultime settima- ne (i due, ormai, non si parlano più). Se questa seconda ipotesi risultasse vera, la «resa dei conti» tra il Senatur e il gruppo veneto potrebbe essere imminente. I veneti ormai non nascondono i sospetti secondo i quali Bossi starebbe mettendo a punto un progetto per smantellare il loro gruppo dirigente. Nella recente tre giorni di Ponte di Legno Comencini ha espresso esplicitamente perplessità sulle modalità del «ritorno a Roma» proposto da Bossi, ovvero della ricerca di un'alleanza con l'Udr. La replica del Senatur non si è fatta attendere. «Il gruppo consilia¬ re regionale veneto si è un po' seduto - ha detto -. Va rinnovato. E' ora di cambiare - ha poi detto rivolgendosi ai consiglieri - se volete, potete venire in Parlamento». Controreplica dei «veneti»: «Non ci interessa finire nel cimitero degli elefanti». L'ultimo atto di questa guerra è stata l'elezione di Manuela Dal Lago a presidente del governo padano. Con questa mossa Bossi ha dimostrato di prestare attenzione ai veneti, ha spaccato il fronte dei dirigenti e si è creato un nuovo cavallo di fiducia per la corsa alle elezioni regionali. Tra 18 mesi il candidato leghi¬ sta non sarà più Comencini, ma la Del Lago. Questa iniziativa di Bossi ha mandato su tutte le furie il gruppo veneto. E qualcuno fra i dirigenti arriva adesso a sospettare che il Senatur si stia addirittura preparando a perdere «volontariamente» le elezioni pur di riuscire ad azzerare la fronda. Una prima verifica sui rapporti interni al Carroccio si avrà nelle imminenti elezioni comunali a Vicenza. Accanto alla Lega, infatti, ci sarà quasi sicuramente anche una lista intitolata al Leone o a San Marco. [r. i.] Qui accanto il segretario nazionale della Liga Veneta Fabrizio Comencini Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi

Luoghi citati: Padova, Ponte Di Legno, Roma, Vicenza