Prodi va a battere i pugni di Bruno Gianotti

Prodi va a battere i pugni «Ce la sensazione che il Commissario Kinnock sia molto sensibile agli interessi britannici» Prodi va a battere i pugni Formigoni: in ballo gli interessi di cinque milioni di passeggeri STRASBURGO. Roberto .Formigoni di fronte al dilemma: «Ho bisogno di sapere. Il commissario Kinnock difende lo hub di Malpensa 2000, oppure persegue l'inconfessato fine di bloccarlo finché non sarà al centro di una grande rete di comunicazioni, di ferrovie e di autostrade?». La domanda rimbalza da Strasburgo, dove il presidente della Regione Lombardia ha avuto da Burlando, per telefono, la «ferale notizia» della bocciatura del decreto, ha incontrato un «vecchio amico», il popolare spagnolo Gii Robles presidente del Parlamento europeo e poi Jacques Santer, il presidente dell'Unione Europea. Le hanno risposto, presidente? «Robles mi ha detto che ha una sensazione precisa: il commissario Kinnock sembra molto sensibile agli interessi britannici». E Santer? «Altro colloquio significativo: conosceva la questione Malpensa, ma non a fondo». Perché, è mancata l'informazione? «Io ho portato i miei dossier e li ho illustrati. Ma io sono convinto che non tutti i commissari conoscano a fondo la materia e tendano a delegare, a fidarsi molto di Kinnock. Già a luglio ero andato di persona a spiegare le cose ai due commissari italiani Mario Monti ed Emma Bonino». Troppo tardi, oggi scatta la bocciatura,.. «Sì, ma ripartiamo subito da zero, con un Burlando bis. E dovremo evitare errori. Dovremo conquistare Bruxelles commissario per commissario, dribblare gli ostacoli, convincerli che avremo un atteggiamento di riguardo per le piccole compagnie dei lo¬ ro Paesi, che manterranno i voli da Linate. E dovremo anche battere i pugni sul tavolo...». Chi dovrà batterli? «Romano Prodi, è ovvio. Perché ora bisogna giocare forte sul tavolo politico e lui deve andare come presidente del Consiglio davanti ai colleghi, come fecero gli inglesi con «mucca pazza», dire che qui sono in gioco gli interessi nazionali. Diecimila miliardi soltanto di biglietteria, 20-25 mila miliardi con l'indotto, posti di lavoro, gli interessi di tutto il Nord Italia, di 5 milioni di passeggeri che ogni anno vanno a prendere la coincidenza a Londra e Francoforte». Non è una lode per il governo... «Lasciamo stare. Ora dobbiamo mantenere unito il fronte italiano. Non è tempo per polemiche che hanno già fatto troppi danni, come in primavera, quando qualche ministro tirò in ballo la rivalità Malpensa-Fiumicino». Sul piano pratico, cosa potrà offrire a Bruxelles il Burlando bis? «Dobbiamo offrire un'apertura significativa: dal 20% di voli lasciati provvisoriamente a Linate, salire al 33%. Kinnock vuole il 45%? Benissimo, vediamo se ci bocciano ancora per una differenza minima. Ma lo hub deve aprire il 25 ottobre». Ma Alitalia perde già in Borsa. Sarà d'accordo? «Dovrà trangugiare qualche rospetto, ma in nome dell'interesse generale. Poi, quando finirà il regime transitorio, recupererà le perdite». Bruno Gianotti

Luoghi citati: Bruxelles, Francoforte, Italia, Lombardia, Londra, Strasburgo