«Non distruggiamo Fiumicino»

«Non distruggiamo Fiumicino» «Sarebbe assurdo partire da Puglia e Sicilia andare quasi in Svizzera per volare a Teheran» «Non distruggiamo Fiumicino» Rutelli: tuteliamo anche il Sud Su Ciampino proposta ridicola . ROMA. Sindaco Rutelli, la trattativa con Bruxelles su Malpensa è andata a monte, e Prodi è irritatissimo... «U presidente del Consiglio ò sinceramente dispiaciuto, come tutti noi del resto». Non è che per caso il premier ce l'ha con voi romani? «E perché dovrebbe avercela?». Perché l'amministrazione capitolina ha fatto muro contro quel trasferimento da Fiumicino a Ciampino dei voli Milano-Roma, che poteva sbloccare la situazione. «Lo escludo assolutamente. L'idea si è rivelata una "boutade", ed è caduta, quando si è visto che avrebbe sottratto a Roma 5 milioni di passeggeri all'anno». Ma il suo collega sindaco di Milano, dice che erano tutti d'accordo con l'opzione Ciampino tranne lei, Rutelli...Perchè? «La nostra posizione è la stessa da sei mesi, sottoscritta dalla commissione Trasporti della Camera, dall'Alici, dai presidenti delle Regioni centro-meridionali, dalle province del Lazio, dai Comuni interessati e, a Roma, sia dall'Ulivo che dal Polo. In sintesi: disponibilità a trasferire voli da Fiumicino a Malpensa per agevolarne il decollo (anche se in misura inferiore alle proposte Alitalia), salvaguardando però i trasferimenti da e verso il Sud. Sarebbe assurdo che dalla Puglia o dalla Sicilia si debba arrivare ai confini con la Svizzera per imbarcarsi su un volo diretto a Teheran...». Insomma, di chi è la colpa, se l'intesa con Bruxelles è fallita? «Era chiaro da mesi che, se la posizione italiana non l'osse cambiata, sarebbe finita così. C'è stato un atteggiamento banzai, la vicenda è stata gestita da Alitalia con un eccesso di jattanza che ha finito per aumentare i nemici in Europa. Nella Commissione europea si vota in 15,come mai ci siamo ritrovati soli con l'Olanda? Mica tutti hanno interessi contrari». Che cosa ci sarebbe voluto, secondo lei? «Ci voleva una linea di ragionevole gradualità. Non capisco poi questa data mitica del 25 ottobre per far partire Malpensa. Un aeroporto inizia a operare quando è pronto. Comincerà con i voli che è in grado di accogliere. E comunque, è apparso chiaro che il problema non si affronta con le improvvisazioni ridicole come quella su Ciampino, con un grande Paese qual è l'Italia che in 48 ore fa e disfa i suoi maggiori aeroporti... Piuttosto, alle giunte liberiste lombarde io lancio una proposta: facciamo insieme una battaglia per la liberalizzazione dei voli. Siamo attualmente in un sistema protetto, chiuso, dirigistico. Bisognerebbe aprirlo alla concorrenza, permettere che i voli siano liberalizzati in base alla domanda del mercato. Malpensa ne sarebbe avvantaggiata, e così pure Fiumicino». Lei, Rutelli, è sindaco dell'Ulivo. Ma pure il governo, che le voleva imporre la soluzione Ciampino, è dell'Ulivo. Resteranno tra di voi strascichi negativi? «Non credo. E' legittimo che su alcuni temi si discuta. E poi, siamo tutti d'accordo che Malpensa è la priorità, ma non distruggendo Fiumicino». [u. m.] LA «CALDA ESTATE» DELLO SCALO MILANESE • 29 giugno 1998: la Commissione Ue apre un'istruttoria sulla base del ricorso delle compagnie straniere • 7 luglio: Il ministro Burlando replica: la Ue conosce da tempo il decreto e ha autorizzato i finanziamenti. • 9 luglio: il commissario ai Trasporti Ue, Neil Kinnock giudica «discriminatoria» la data di apertura del nuovo scalo e definisce «illegittimo» il decreto di Burlando. • 16 luglio: nel governo spunta l'ipotesi di rivedere il numero minimo annuo dei passeggeri su Linate per usare ancora questo scalo, o utilizzarlo per voli internazionali di breve raggio. • 17 agosto: approvata la bozza di Kinnock che boccia il decreto Burlando. Roma deve presentare una nuova proposta. • 2 settembre: nuova ipotesi da Roma: trasferire i voli su Malpensa mano a mano che le infrastrutture via terra sono completate. • 9 settembre: la commissione Ue rinvia di una settimana la decisione sul «nodo» Malpensa. • 11 settembre: tra le proposte italiane, il trasferimento della navetta Milano LinateRoma da Fiumicino a Ciampino. Insorge il sindaco Rutelli. • 14 settembre: vertice a Palazzo Chigi. Accantonata l'ipotesi Ciampino. • 15 settembre: incontro Burlando-Kinnock. Fallisce ogni mediazione.