Strage Borsellino, il pentito si rimangia tutto

Strage Borsellino, il pentito si rimangia tutto Scarantino: ho mentito per vendetta e per le pressioni. Di Matteo tenta di aggredire Brusca che gli uccise il tiglio Strage Borsellino, il pentito si rimangia tutto Palermo, arrestato il luogotenente di Riina: era latitante dal '93 PALERMO. Vincenzo Scarantino, il principale teste dell'accusa nel processo per la strage di via D'Amelio, ha ritrattato le sue dichiarazioni davanti ai giudici della corte d'assise di Caltanissetta nel corso dell'udienza del processo bis per la stessa vicenda, in corso a Como. Scarantino è comparso insieme al fratello Rosario per un confronto ed ha sostenuto di essere estraneo alla strage, a differenza di quanto aveva dichiarato in istruttoria. Nell'udienza si è verificato anche uno scontro tra Giovanni Brusca e Santino Di Matteo. Il boss aveva ucciso il figlio di Santino, Giuseppe, sciolto nell'acido. E ieri mattina si è conclusa alla periferia di Palermo la fuga di Mariano Tullio Troia, già luogotenente di Totò Riina. Latitante dal '93 (pare fuggitivo.in Sud Africa) si nascondeva a casa di insospettabili. La Licata e Mirane ALLE PAGINE 8 E 9

Persone citate: Di Matteo, Giovanni Brusca, La Licata, Mariano Tullio Troia, Riina, Santino Di Matteo, Scarantino, Totò Riina, Vincenzo Scarantino

Luoghi citati: Caltanissetta, Como, Palermo, Sud Africa