L'ORA DELL'ULTIMO TRAM di Marcello Sorgi

L'ORA DELL'ULTIMO TRAM L'ORA DELL'ULTIMO TRAM CONVOCATO per rispondere finalmente alla fatidica domanda - o svolta o crisi - attorno a cui la politica italiana si attorciglia da mesi, il vertice di oggi di Prodi con i leader della maggioranza, compreso Bertinotti, diffìcilmente potrà dare una risposta. E non solo per i foschi presagi di rottura che alla vigilia, come in tutte le vigilie, aleggiavano per i corridoi del Parlamento. L'impressione è che non solo Bertinotti, ma un po' tutti i segretari del centrosinistra puntino a tenersi le mani libere, valutando le convenienze di un eventuale intoppo alla luce dell'utilità di possibili e successivi aggiustamenti. Quel che invece è chiaro, o almeno comincia a prendere corpo, è la strategia del presidente del Consiglio per salvare il governo e riprendere il cammino in modo meno accidentato da quanto è accaduto da maggio in qua, dopo il percorso virtuoso che ha portato l'Italia al traguardo dell'Euro. Dunque, confermato, una Finanziaria da 13-500 miliardi. Un carico fiscale meno pesante, conseguenza dell'azione di risanamento e del migliore stato di salute dei conti dello Stato. E una linea di interventi non più a pioggia, trascinati cioè dalla deriva delle singole questue dei ministeri all'atto in cui si fìssa la spesa, ma concentrato in tre punti. Al primo punto c'è il «pacchetto lavoro» reso noto per grandi linee dal ministro Treu. Al secondo, una serie di iniziative per famiglie numerose a basso reddito e anziani bisognosi. Al terzo - ma non in ordine di importanza - dotazioni per infrastrutture e investimenti al Sud. Il dettaglio dei provvedimenti Marcello Sorgi CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bertinotti, Prodi, Treu

Luoghi citati: Italia