I metalmeccanici pronti al via

I metalmeccanici pronti al via La piattaforma approvata da Cgil-Cisl-Uil. In Veneto pressing sulle 35 ore I metalmeccanici pronti al via Sabattini: «Ce la faremo senza un 'ora di sciopero» ROMA. Via libera alla piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici anche dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: Cofferati, D'Antoni e La rizza. 1 leader confederali infatti secondo quanto si legge in una nota di Fiom, Fini e Uilm diffusa ieri al termine della riunione «a sei» - considerano le richieste coerenti con l'accordo di luglio e con la discussione sulla verifica dell'intesa. «La definizione della piattaforma - precisa la nota - è condivisa dalle confederazioni che ne assumono gli obiettivi strategici e quantitativi. Ritengono pertanto significativo e praticabile l'obiettivo del rinnovo del contratto entro i tempi previsti dalle procedure sul raffreddamento del conflitto (31 dicembre)». Per i sindacati la verifica sull'accordo di luglio tra confederazioni e governo nel caso di una conclusione rapida e positiva può contribuire al negoziato dei metalmeccanici. «Ci e stato detto - dice il leader della Fiom-Cgil, Claudio Sabattini che la nostra piattaforma è moderata e ragionevole. E' la prima volta die mi capita, ne sono sorpreso. Dovremmo riuscire a fare il contratto nei tempi previsti e senza un'ora di sciopero». Soddisfatto anche il segretario generale della Firn, Pierpaolo Baretta, che ha ricordato che l'intesa con i confederali potrebbe anche avvicinare le posizioni all'interno del sindacato in vista dei Consigli generali del 22 settembre. Nessun cambiamento di rotta del governo, invece, sulla questione delle 35 ore sollevata da Rifondazione comunista. Lo ha assicurato il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi a margine della presentazione del nucleo stabile della Bnl: «Il governo - ha detto - è stato chiaro su questo punto e ha una linea che continuerà a seguire». E l'offensiva sulle 35 ore riparte dalla base sindacale veneta, con una manifestazione organizzata dalle Rsu regionali per il 26 settembre a Treviso, dove contano di portare 20003000 persone. Per «rilanciare il conflitto», il sindacato di fabbrica sceglie quindi di andare nella «tana del lupo»: «E' proprio Unindustria Treviso - ha spiegato ieri Paolo Martellotti, delle rsu Acciaierie venete - a guidare il fronte padronale contro i diritti dei lavoratori, partecipando al contratto d'area di Manfredonia per conquistare la deroga ai contratti nazionali di lavoro e consentire, attraverso i piani di investimento professionale, l'arrivo a Treviso di giovani del Sud sottopagati ed in buona misura a carico delle casse pubbliche. Altro che assistenzialismo...».

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Claudio Sabattini, Cofferati, D'antoni, Paolo Martellotti, Pierpaolo Baretta

Luoghi citati: Manfredonia, Roma, Treviso