Pronto il piano Telecom

Pronto il piano Telecom Rossignolo trasferisce immobili e sfoltisce il parco automezzi Pronto il piano Telecom E VAuthority boccia il canone fisso ROMA. Il piano industriale di Telecom otterrà venerdì il primo via libera da parte del comitato esecutivo della holding delle Tic. Nel progetto, secondo quanto riferito all'agenzia Radiocor da fonti sindacali, figurano tre operazioni di outsourcing; il trasferimento del patrimonio immobiliare da 9 mila miliardi alla controllata Emsa, il passaggio dei centro elaborazione dati Telecom e Tim a Finsiel, e l'alienazione del parco automezzi. L'appuntamento è decisivo per il futuro assetto industriale di Telecom. Il capitolo degli immobili è sicuramente uno dei più importanti del piano. Telecom ha un patrimonio di 9 mila miliardi e, tuttavia, paga annualmente mille miliardi di canoni di affitto. L'obiettivo del riassetto, che scaturirà dal piano industriale, è di valorizzare il patrimonio e razionalizzare la partita degli affitti. Il primo passo è il trasferimento all'Emsa, controllata mteramente, degli immobili e della loro gestione. Il passo successivo, dovrebbe essere la dismissione di quote della società immobiliare, e non è esclusa la sua quotazione in borsa. L'altro hnportante intervento per contenere i costi riguarda la gestione dei centri elaborazione dati di Telecom e Tim. La struttura e i circa 1. 500 dipendenti che ne fanno parte passeranno alla Finsiel, l'azienda informatica del gruppo. Il rapporto sarà poi regolato da un contratto di fornitura dei servizi, attraverso il quale Telecom e Tim pagheranno la Finsiel. L'accentramento delle funzioni, permetterà notevoli economie di scala, anche se creerà problemi nei rapporti sindacali, visto che il passaggio alla nuova società comporterà la modifica del contratto di lavoro. Infine il riassetto del parco automezzi. Telecom ha diverse migliaia di automezzi, affidati attualmente per la manutenzione a circa mille addetti. Un'enorme «officina» di cui Rossignolo vuole disfarsi, affidando all'esterno la gestione, e possibilmente con la cessione di buona parte del parco macchine attualmente di proprietà. In elaborazione anche la relazione semestrale per il consiglio del 25 settembre. Intanto è cominciata la «campagna d'autunno» sul fronte delle tariffe dei servizi pubblici. Le sorprese non mancano: infatti se all'interno della discussione sul ribilanciamento tariffario con l'Authority per le tic, Telecom punta all'abolizione del canone di concessione versato allo Stato, la società potrebbe vedersi cancellati gli introiti legati al cosiddetto «canone fisso» cioè quello che gli utenti pagano come abbonamento a prescidere dal traffico effettuato. Lo ha confermato all'agi il commissario dell'Authority, Gargani. In questo quadro insidioso, per Rossignolo arriva la buona notizia che 0 Garante della Concorrenzaha ritenuto valida la tesi della holding non accogliendo, invece, la denuncia presentata dall'Adusbef in merito alla presunta ingannevolezza di un messaggio pubblicitario sull'Avantielenco 1997/98. [r.e.s.] Il presidente della Telecom Italia Gian Mario Rossignolo

Persone citate: Gargani, Gian Mario Rossignolo, Rossignolo

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