Fallito il summit su Ciampino

Fallito il summit su Ciampino Fallito il summit su Ciampino Rutelli non molla: piano inaccettabile ROMA. Salta l'ipotesi del trasferimento dei voli Roma-Milano da Fiumicino a Ciampino e si sposta sulla percentuale di voli da mantenere a Linate la trattativa per l'apertura di Malpensa 2000 il prossimo 25 ottobre. E' quanto hanno detto il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, ed il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio Romano Prodi a Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il ministro dei Trasporti Claudio Burlando, il vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni, il presidente della Regione Lazio, Pietro Badaloni, il sindaco di Milano, Gabriele Albertini e l'amministratore delegato dell'Alitalia, Domenico Cempella. «E' stato tolto dal tavolo il tema di utilizzare l'aeroporto di Ciampino - ha detto Rutelli - che è un aeroporto free-charter e che non può in alcun modo ospitare voli di linea regolari. Per il resto la proposta è del governo, io parlo solo di un'acquisizione positiva. Credo - ha aggiunto - che la linea nazionale eia e debba restare sicuramente il sì alla partenza di Malpensa con modalità che non colpiscano e non danneggino Fiumicino al di là di un ragionevole contributo che si deve dare alla nasci- ta del secondo hub nazionale. Questa - ha concluso il sindaco di Roma - è la nostra posizione, poi il governo valuterà serenamente e credo utilmente come condurre al meglio la trattativa nell'interesse nazionale». Secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l'alternativa è rappresentata ora dalle quote di voli da mantenere a Linate. «Questa posizione chiusa su Ciampino - ha affermato lasciando Palazzo Chigi - ha certamente tolto una carta importante dal mazzo che il ministro dei Trasporti va ad usare domani nell'incontro con il commissario Kinnock. Rimane la strada della diminuzione dei voli spostati da Linate a Malpensa, quindi un aumento della percentuale dei voli lasciati a Linate: su questo si aprirà la trattativa. Noi abbiamo esaminato stasera diversi scenari e diverse ipotesi e disegnato alcune linee strategiche e tattiche». Rispondendo poi ad una domanda sulla possibilità che la carta delle quote di voli a Linate possa soddisfare il commissario europeo, una volta ritirata quella del trasferimento dei voli su Ciampino, Formigoni ha risposto: «Mentre la carta di Ciampino aveva impressionato il commissario europeo e lo aveva convinto a diminuire le proprie richieste, l'opposizione manifestata su Ciampino, che ho già stigmatizzato come autolesionista e negativa, ha fatto trarre un sospiro di sollievo a Kinnock che è potuto tornare ad alzare le proprie pretese. Se si vuole difendere gli interessi di campanile anche negli aeroporti - ha sotto¬ lineato - si finisce per essere sconfitti in campo internazionale ed in campo europeo. Qualcuno - ha detto ancora Formigoni, criticando l'opposizione del sindaco di Roma al trasferimento dei voli Roma-Milano da Fiumicino a Ciampino - ancora non ha capito che l'Europa è una cosa seria. Abbiamo dimostrato dati alla mano che l'apertura di Malpensa porta più traffico allo stesso Fiumicino, ma c'è qualcuno che si intestardisce a difendere in una logica campanilistica non gli interessi di Roma, ma un proprio disegno che non corrisponde a dati di fatto». Per il presidente della Regione Lombardia, «si tratta di vedere domani come si svolgerà la trattativa. Noi italiani abbiamo tolto la carta di Ciampino che è una carta importante e l'abbiamo buttata nel cestino della carta straccia. Quindi abbiamo una carta in meno e dobbiamo ragionare sulle percentuali di voli da spostare». [Ansa)