Piazza Affari superstar

Piazza Affari superstar Piazza Affari superstar Più 4,46% trainata dai bancari MILANO. Piazza Affari regina d'Europa. Per una volta maglia rosa ed era ora, dopo la maglia nera indossata un paio di volte, l'ultima venerdì scorso. Va tutto bene, per un giorno nel circo Barnum delle Borse: si comincia, la mattina, con un salutare venticello rialzista che arriva dall'Asia, da Tokyo, da Hong Kong, e si continua, nel pomeriggio, con la partenza a razzo di Wall Street che spinge in alto le Borse europee e trascina quella di Milano più su di tutte. Maglia nera di venerdì, maglia rosa di lunedì. E per un pelo in Piazza Affari non e record dell'anno ma, poco male, visto che il più 4,46% di ieri è pur sempre ima boccata d'ossigeno per chi, tra alti e bassi, più bassi che alti degli ultimi tempi, aveva temuto il peggio. «Ci voleva», esultano in molti registrando un clima che, come spesso succede sui mercati, nel giro di poche ore sembra cambiato al bello. La razionalità degli eventi consiglia ancora prudenza, Giappone, Russia, Sud America, che non hanno cessato d'essere polveriere potenziali, così come il Sexgate non contribuisce a rasserenare un mercato decisivo come quello americano. Tutto vero. Ma proprio la tenuta di Wall Street e il recupero del dollaro, nei giorni più neri della presidenza Clinton, sembrano aver ridato la carica: coraggio, forse l'alba è più vicina se è vero, come è vero, che cominciano a circolare autorevoli analisi e previsioni di ripresa che vedono lì lì per essere superato il punto di mimmo e più vicina la ripresa. Le banche centrali, elencano gli analisti, sono in movimento, i tassi potrebbero ricominciare a scendere e finalmente anche dall'establishment politico, dai paesi del G7, arrivane segnali meno vaghi d'intervento. Insomma, dopo un'estate di fuoco, a un anno dai primi crac delle ex tigri asiatiche, la prima grande crisi nell'era della globalizzazione potrebbe essere a un punto di svolta. Puntuali, i mercati registrano il nuovo clima e, mentre il toro la fa da padrone in Europa, a Londra (+2,93%), a Parigi (+3,81%), a Francoforte ( + 2,92%), in Piazza Affari il partito degli ottimisti, con il +4,46% di ieri, ha ripreso forza e motivazioni: «Venerdì - si sente dire con maggior convinzione - la Borsa potrebbe aver toc- cato il fondo». Scongiuri. Di sicuro, per ora, c'è che ieri il Mibtel ha recuperato d'un balzo quota 20mila. E se persino i più cauti tra gli uomini di Piazza Affari, gli stessi che mettono in conto nelle prossime settimane altri su e giù, altre turbolenze anche se meno forti di quelle passate, parlano di «evento» la ragione sta non certo nella cabala dei numeri ma nella constatazione che quota 19mila, una specie di argine di sicurezza («Se si andava sotto - spiegano erano guai»), è oggi più distante di ieri. Si vedrà. Ma intanto, nel lunedì del grande balzo, se tutti i titoli sono saliti in blocco, è sui bancari e sugli assicurativi che l'attenzione dei compratori si è concentrata producendo balzi strepitosi. Recuperi d'altri tempi con titoli come le Bnl, il Banco di Roma e l'Ina, addirittura sospesi per eccesso di rialzo quando i prezzi erano su del 14,6% (Bnl di risparmio) e del 13,28% (Ina). Tutto quanto fa banca e assicurazione, insomma, in Piazza Affari pare di nuovo valere oro. Fino a venerdì, con qualche intervallo occasionale, sembravano diventate azioni di latta, Comit, Banca di Roma, Credit, Bnl, Intesa, cioè i grandi protagonisti del rialzo (da Guinness dei primati) dei mesi passati, agli occhi degli investitori stranieri (primi a comprare e primi a vendere) e della speculazione nostrana erano diventati roba che scotta: inascoltate le voci su alleanze, fusioni, matrimoni, un po' tutto il settore bancario e assicurativo era finito nel dimenticatoio. Ieri di nuovo sugli scudi. La Bnl spinta dalle certezze di una privatizzazione dopo le conferme sul nocciolo duro tra Bilbao, Vicentina e Ina, il Banco di Napoli (+9,84%) che il mercato vede fuso con Bnl. Bancoroma (+9,3%) e Comit (+6,82%), ultimi single in cerca di partner, un tempo promessi sposi e adesso non si sa visto che ieri, di nuovo, l'amministratore delegato Comit Francesco Saviotti smentisce fidanzamenti o matrimoni: «Non sono a conoscenza - dice - di trattative». [a.z.] Brìi, Ina e Bancoroma guidano la volata Voci su Banconapoli

Persone citate: Clinton, Comit Francesco Saviotti, Intesa