la Mercedes per la lotta contro cancro

la Mercedes per la lotta contro cancro Fondi al S. Raffaele la Mercedes per la lotta contro cancro MILANO. Da una parte la Mercedes Benz, dall'altra l'ospedale San Raffaele. A unirli un assegno di duecento milioni che la filiale italiana della casa automobilistica ha deciso di regalare al nosocomio (privato) milanese, affinchè lo impieghi nella ricorca sui tumori femminili. E giusto per non far mancare un tocco di mondanità, l'attrice Carni Alt, nominata madrina dell'iniziativa, che assiema di essere partita dall'America interrompendo una ripresa cinematografica pur di non mancare. Punto di partenza un'indagine promossa dalla Mercedes sulle donne italiane: un questionario con domande su lavoro, famiglia, aspirazioni. Chi rispondeva, oltre a poter vincere una vettura «Classe A», contribuiva alla donazione per il San Raffaele, visto che la Mercedes aveva deciso di autotassarsi per ogni scheda ricevuta. Ventimila schedo riempite, duecento milioni l'assegno che il presidente della Mercedes Benz Italia, Jochen Frange, ha consegnato ieri al presidente del San Raffaele, don Luigi Verzè. Ricordando che quella delle attività benefiche è ormai una «questione di immagine» per la Mercedes: 500 milioni e un mezzo spalaneve consegnati ai terremotati di Umbria e Marche; un regalo a tutti i piccoli ricoverati e due miliardi per il reparto di malattie infettive dell'ospedale Bambino Gesù di. Roma. La cifra finanziera il «Progetto ginecologia e ostetricia per lo studio dei tumori femminili» di cui ha parlato Augusto Ferrari, titolare della cattedra di ginecologia. «Impiegheremo i fondi ricevuti dalla Mercedes ha detto Ferrari - per potenziare uno o più filoni di ricerca», [r. m.)

Persone citate: Augusto Ferrari, Jochen Frange, Luigi Verzè

Luoghi citati: America, Italia, Marche, Milano, Roma, San Raffaele, Umbria