Agra spera d'essere estradato

Agra spera d'essere estradato Sparò al Papa Agra spera d'essere estradato ANCONA. Il futuro di Ali Agca, il «lupo grigio» che sparò al Papa in piazza San Pietro il 13 maggio del 1981, non è ancora definito. Il suo legale, l'avvocato Marina Magi- strelli, ha smentito nella serata di ieri notizie giornalistiche secondo le quali lei stessa avrebbe confermato che l'ipotesi della grazia era stata scartata. L'avvocato ha anche precisato che per Agca «sono state presentate ben quattro istanze» (la grazia totale, la grazia «parziale», l'estradizione in Turchia e la semilibertà) e che, a suo parere, «sarebbe stata più facilmente accoglibile, vista la delicata questione politica e giudiziaria, quella relativa all'estradizione in Turchia, dove Agca avrebbe continuato a scontare una condanna precedentemente comminatagli nel suo paese». Questa dunque la soluzione che quasi certamente verrà adottata in favore del terrorista sul quale pendono ancora otto anni di carcere dopo il perdono del Pontefice, e per la quale stanno lavorando i ministeri degli Esteri, dell'Interno e di Grazia e Giustizia italiani. Condannato all'ergastolo per l'attentato del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro e detenuto ad Ancona, Ali Agca ha scontato 17 anni di reclusione, in gran parte in isolamento. Il 16 agosto 1996 ha presentato l'ultima domanda di grazia in ordine di tempo. In Turchia deve scontare una condanna a dieci anni per l'omicidio di un giornalista. «Il Papa ha perdonato il suo attentatore - conclude l'avvocato - e in vista del Giubileo non si potrà non tenere conto del suo appello in favore di coloro che hanno mostrato segni di pentimento». U-P-l

Persone citate: Agca, Ali Agca, Marina Magi

Luoghi citati: Agra, Ancona, Turchia