Gli ultrà «Sconfìtta la Plavsic» di I. B.

Gli ultrà «Sconfìtta la Plavsic» Voto in Bosnia Gli ultrà «Sconfìtta la Plavsic» ZAGABRIA. «Nikola Poplasen è il nuovo presidente della Republika Srpska. E la comunità internazionale dovrà accettarlo. E' possibile un complotto delle forze d'occupazione che tenteranno di non riconoscere il presidente Nikola Poplasen. Noi risponderemo a costoro come siamo soliti fare con tutte le forze d'occupazione». A dichiarare minacciosamente vittoria alle elezioni nell'entità serbobosniaca è Vojislav Seselj, leader dell'ultranazionalista partito radicale serbo che ha lanciato la candidatura di Poplasen per la carica attualmente occupata da Biljana Plavsic. Benché non ci siano ancora i risultati ufficiali del voto di sabato e domenica in Bosnia, Seselj afferma che il suo candidato ha sconfitto la «lady di ferro» di Banja Luka, appoggiata dalla comunità internazionale. E sono proprio i rappresentanti delle varie organizzazioni internazionali stazionati in Bosnia che Seselj, viceprimo ministro serbo, considera «forze d'occupazione». La probabile vittoria di Poplasen era stata preannunciata alla vigilia delle elezioni: il partito radicale aveva dichiarato che non avrebbe riconosciuto i risultati se, in seguito ai «brogli occidentali», il suo uomo non avesse ottenuto la maggioranza dei voti. Malgrado gli sforzi internazionali per rafforzare il potere dei leader serbo-bosniaci moderati, tra cui Biljana Plavsic e il suo primo ministro Milorad Dodik, i nazionalisti granserbi fedeli all'ex presidente Karadzic hanno continuato a occupare un ruolo chiave nella Republika Srpska. In questo contesto è cresciuto anche il partito radicale di Poplasen, ancora più estremista. [i. b.]

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