Pronto il piano per evacuare gli italiani

Pronto il piano per evacuare gli italiani Roma preme su Fatos Nano e Berisha perché accettino la mediazione del presidente albanese Pronto il piano per evacuare gli italiani Prodi: puntiamo su Meidani ROMA, l! governo italiano ritiene che solo il presidente della Repubblica albanese Meidani possa riuscire a traghettare il Paese delle Aquile fuori dalla grave crisi in cui è precipitato Durante tutta la giornata di ieri il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e più volte intervenuto a sostegno di una mediazione politica di Meidani, parlando al telefono : con il primo ministro Fatos Nano ed il capo dell'opposi- In questo vero e proprio pressing diplomatico - che non si è interrotto durante le fasi più drammatiche degli scontri - Prodi ha agito in stretto raccordo con l'Organizzazione per la Sicurezza e . la Cooperazione in Europa tOsce), il cui presidente di turno, il polacco Bronislaw Geremek, si consultato col ministro degli Esteri Lamberto Dini. Il rappresentante a Tirana dell'Osce, l'olandese Daan Everts, si è coordinato ora per ora con i locali amba- i sciatori italiano, Marcello Spatafora, ed americano, Marisa Lino, per sostenere quel- I la che un'alta fonte Osce da Vienna ha definito (da via politica per ristabilire la legalità» ovvero un piano in tre punti: «Ritorno immediato dell'ordine; impegno di Meidani per l'inizio del dialogo fra governo ed opposizione; confronto sulle più delicate questioni pendenti». Fra queste c'è non solo il misterioso assassinio del deputato Azem Hajdari, che ha scatenato la rivolta, ma anche il recente arresto di sei esponenti del partito democratico accusati di aver compiuto crimini contro l'umanità. «Meidani è l'uomo giusto per il dialogo spiega Robero Morozzo Della Rocca, mediatore albanese della Comunità di Sant'Egidio - perché pur essendo socialista ha dimostrato più volte di saper essere super partes non lesinando dure critiche al governo di Nano». La scelta di Prodi di puntare su Meidani è maturata dopo i colloqui avuti nel primo mattino da un lato con gli ambasciatori Spatafora, Lino e Everts e dall'altro con Sali Berisha e Fatos Nano (che ha ovviamente annullato la visita a Roma e in Vaticano prevista per oggi). Poco dopo Palazzo Chigi diffondeva un comunicato approvato dagli ambasciatori a Tirana ed annunciava a nome sia del «go¬ verno italiano» che della «comunità internazionale» che sarebbero state «rispettate ed appoggiate» le decisioni del Presidente della Repubblica albanese «massimo rappresentante dell'unità nazionale» a cui si chiedevano «opportune consultazioni fra tutte le forze politiche del Paese» per trovare una via d'uscita alla crisi. Il monito finale di Palazzo Chigi suonava come un av¬ vertimento: «La comunità internazionale sarà inflessibile nel giudicare il comportamento di chiunque avrà permesso o incoraggiato l'uso della violenza». Durante tutta la giornata Prodi si è tenuto in contatto con Meidani per seguire gli sviluppi della crisi, affidando alla Farnesina la gestione di un'azione diplomatica impegnata a promuovere a Tirana grazie all'ambasciatore Il presidente del Consiglio Romano Prodi Spatafora - «uno sbocco politico della crisi nel rispetto delle norme costituzionali» ed a mantenere al contempo «uno stretto coordinamento» con l'Osce ed i partner della Nato e dell'Unione Europea. Fra questi i più irrequieti sono stati i tedeschi ed i greci, intimoriti da un possibile «ritorno al caos» e dal conseguente rischio di nuove ondate migratorie. Per la raccolta dei dati è stata molto utile la presenza a Tirana di 22 militari della «Delegazione di esperti» istituita dopo l'operazione «Alba» per aiutare la riorganizzazione dell'esercito albanese. In serata Prodi ha nuovamente telefonato al presidente albanese Meidani prima di dare istruzioni al ministero della Difesa affinché venissero approntate tutte le misure in caso dovesse rendersi necessaria l'evacuazione dei circa duemila connazionali (di cui 500 residenti) presenti in Albania in questo momento. «L'evacuazione non è stata decisa ma bisogna prepararla in caso dove diventare inevitabile» spiega Palazzo Chigi. Già ieri sera l'ambasciata italiana a Tirana ha iniziato a compilare le liste dei nominativi dei connazionali che desiderano tornare in patria. Il ministro degli Esteri Dini [m. rao.] Palazzo Chigi: inflessibili con chiunque incoraggi il ricorso alla violenza Germania e Grecia in allerta temono il rischio di nuove ondate migratorie ; zione Sali Berisha. Tremaglia: fallita la missione italiana Rifondazione: attenti quel Paese non è un nostro protettorato