La Borsa in crisi riscopre l'alta finanza a caccia di affari di Valeria Sacchi

La Borsa in crisi riscopre l'alta finanza a caccia di affari NOMI E GLI AFI La Borsa in crisi riscopre l'alta finanza a caccia di affari Per la Mediobanca guidata da Vincenzo Maranghi il tonfo dei listini del mondo corrisponde a un salasso di mille miliardi sul valore del portafoglio titoli, alla francese Société Generale la polverizzazione del rublo costa già settecento miliardi, e anche il Credit Suisse guidato da Lukas Muhlemann vedrà i conti di fine anno penalizzati dalla crisi moscovita. Il nuovi soci del Credito Italiano di Lucio Rondelli in Unicredito, ossia Paolo Biasi che presiede la fondazione Cariverona, Andrea Comba al vertice della fondazione Crt e la trevigiana Cassamarca, hanno sospeso la vendita del 18% di Credit, visto che il titolo ha perso rispetto ad aprile (quando venne decisa la nascita del grande polo) oltre il 36%. Quasi certamente, se l'Opv man- Vincenzo Maranghi Andrea Comba terrà la data di metà ottobre, il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi porterà a casa meno danari del previsto dalla privatizzazione di Bnl. E a questo punto ci si chiede se'non convenga all'Iri guidata da Gian Maria Gros-Pietro rinviare la cessione di Alitalia e di Aeroporti di Roma. Anche se, proprio in momenti come questi in cui gli investitori non sanno più dove sbattare la testa, un collocamento interessante potrebbe, teoricamente, andare a ruba. Non a caso su Aeroporti di Roma, la lista dei concorrenti si allunga di ora in ora. Dopo la cordata Gilberto Benetton-Marco Tronchetti Provera, ecco in pista la Cir con British Airport Authorithy, ecco il sarto Nicola Trussardi (tornato alla ribalta con prepotenza) far sapere che gli aeroporti interessano pure lui e Francesco Caltagirone, presidente di Acqua Marcia e marito della figlia di Nino Rovelli (beneficiaria di parte dei mille miliardi pagati dall'Imi alla famiglia) dichiarare che, dopo gli alberghi siciliani, potrebbe fare un pensierino anche sugli scali nazionali. Intendiamoci, gli scali nazionali sono numerosi, non c'è solo quello della capitale. Un altro bel boccone sono Malpensa e la Sea che, prima o poi, il sindaco di Milano Gabriele Albertini deciderà di vendere. Senza contare gli aeroporti minori. Per cui, volendo, c'è pane per tutti. Ma non c'è dubbio che su Fiumicino la battaglia non sarà né breve né blanda. Con l'intesa Cir-Baa, ecco tornare alla ribalta Carlo De Benedetti. Non che l'ingegnere sia mi ÉÈ$ Gian Maria Gros-Pietro stato in questi anni con le mani in mano. Oltre all'intuizione di Omnitel, a lui si deve se l'amministratore delegato di Olivetti, Roberto Cola- Nicola ninno, ha in- Trussardi contrato sul suo cammino i tedeschi di Mannesmann e gli americani della Wang. Fu sempre lui a trattare la vendita di Valeo per rimettere in sesto i conti della Cir e a pianificare la riorganizzazione del gruppo. Vigile, insomma. Ma tenendosi un passo indietro, e predicando che, a sessantanni, bisogna pensare un po' alla vita privata. I cosiddetti buoni propositi non sono durati a lungo. E sarà interessante capire se, oltre a scovare nuovi settori di sicuro sviluppo (il suo fiuto non ha mai fallito), l'Ingegnere tornerà anche ad uno dei passatempi preferiti, Piazza Affari. Tutti un po' se lo aspettano e difatti già corre voce che, insieme a Luigi Giribaldi, stia rastrellando titoli Snia. La cosa è poco probabile ma, se mai fosse vera, prepariamoci ad assistere a uno scontro al vetriolo tra due avversari storici, due che non si sono mai sopportati: l'Ingegnere e il nuovo presidente della Snia, Cesare Romiti. Forse per sfuggire qualche giorno alla persecuzione del Dipartimento di Giustizia americano che ha mosso contro di lui nuove accuse per violazione delle norme antitrust, Bill Gates arriva in Italia a fare accordi. Un po' con tutti: con il neo amministratore delegato delle Poste Corrado Passera, con il presidente dell'Enel Franco Tato, socio di maggioranza di Wind (secondo gestore dei Francesco telefonini), e Caltagirone trova anche il tempo per una visita al presidente del Consiglio Romano Prodi, Cosa si saranno raccontati? E a proposito di telefonini Giuliano Venturi, amministratore delegato di Albacom, torna all'attacco delle nuove licenze per il quarto gestore, che d ministro delle Telecomunicazioni Antonio Maccanico si è detto pronto a concedere non appena avrà dalla Difesa nuove frequenze. Ammette Venturi che la telefonia fissa oggi non basta più, senza il mobile a fare da traino. L'Euro, oltre a tenerci al riparo dai gelidi spifferi di Asia e di Rus¬ sia, come sostiene il presidente della Banca Centrale Europea Wim Duisenberg, fa bene anche ai conti del gruppo controllato da Luigi Orlando. Dopo anni di ansia, il re mondiale del rame può tirare un sospiro di sollievo: la Kme sta andando bene e le prime commesse per il conio della nuova moneta europea sono già arrivate. A Milano torna alla ribalta l'affair Fiera di Milano che a luglio aveva portato alle dimissioni del presidente Guido Artom, dopo un lungo braccio di ferro con il segretario generale Marcello Marin, e a un esposto in Procura. Il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani non firma il bilancio '97 ma chiede chiarimenti. Intanto il presidente della Provincia, Livio Tamberi, solleva un nuovo problema, quello delle «incompatibilità» per molti membri della giunta, compreso il presidente Ernesto Gismondi. Valeria Sacchi Luigi Orlando Nicola Trussardi Vincenzo Maranghi Andrea Comba mi ÉÈ$ mi ÉÈ$Gian Maria Gros-Pietro Carlo De Benedetti Francesco Caltagirone Luigi Orlando Luigi Giribaldi

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